Weekend a Dublino
Capitale piccola ma di grande fama, Dublino non vi deluderà grazie al mix di storia e divertimento. La città fa parlare di sé sin dal IX secolo e la sua personalità, una qualità ben più importante del semplice bell’aspetto, lascerà una traccia più profonda su di voi anche se potrete dedicarle soltanto un weekend. E per aiutarvi, ecco cosa fare a Dublino in due giorni, passando dagli edifici principali agli immancabili pub che la caratterizzano.
Cosa vedere a Dublino il primo giorno
Iniziate con una passeggiata nel parco del Trinity College, visitando il meraviglioso Book of Kells, il più celebre vangelo miniato della storia, e la Long Room, una sala lunga 65 metri con volta a botte, rivestita di scaffali contenenti 200.000 manoscritti antichissimi, busti di eminenti studiosi, un’arpa del XIV secolo e una copia originale della Proclamazione della Repubblica d’Irlanda. Dalla sua fondazione nel 1592, il Trinity College è diventato una delle università più famose del mondo; alma mater di Swift, Wilde e Beckett. I suoi 16 ettari sono una testimonianza di suprema eleganza estetica, con corti acciottolate fiancheggiate da begli edifici neoclassici che conferiscono al campus un’atmosfera di serena autorevolezza, percepibile non appena si varca il Front Arch.
Guide e prodotti consigliati:
Risalite poi Grafton St fino a St Stephen’s Green, un parco magnificamente curato e disseminato di statue che costituisce una vera e propria sintesi della storia irlandese. Per ammirare libri e manoscritti ancora più pregevoli andate alla Chester Beatty Library: famosa in tutto il mondo, si trova nella Clock Tower, sul retro del Dublin Castle; non è soltanto il museo ‘minore’ più bello d’Irlanda, ma è anche uno dei migliori in assoluto di tutta Europa. Questa collezione straordinaria, raccolta amorevolmente e sapientemente dal magnate newyorkese delle estrazioni minerarie Alfred Chester Beatty, vi lascerà senza fiato. Per strada fermatevi a fare un po’ di shopping al Powerscourt Townhouse Shopping Centre o nelle numerose boutique a ovest di Grafton St.
Dopo pranzo visitate uno dei tre principali musei cittadini (o magari tutti e tre). Il National Museum of Ireland – Archaeology. È il padre di tutti i musei irlandesi, nonché la principale istituzione culturale del paese. Questa è la sezione più importante delle quattro del museo e custodisce la più bella collezione di tutta Europa di preziosi manufatti d’oro risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro, la raccolta più vasta del mondo di oggetti celtici di metallo d’epoca medievale e affascinanti reperti preistorici e vichinghi.
Alla National Gallery vi aspetta un magnifico Caravaggio e una sala dedicata al più importante artista irlandese, Jack B. Yeats. La sua raccolta originaria di 125 dipinti si è ingrandita, soprattutto grazie a vari lasciti, fino alle attuali 13.000 opere, tra cui dipinti a olio, acquerelli, schizzi, stampe e sculture.
Il Museum of Natural History farà la gioia dei bambini. Polverosa, bizzarra e molto affascinante, questa finestra sull’epoca vittoriana è rimasta pressoché immutata da quando l’esploratore scozzese David Livingstone la inaugurò nel 1857 (prima di sparire nella giungla africana, dove fu ritrovato da Henry Stanley).
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A cena rifocillatevi al Fade Street Social: due locali in uno, per gentile concessione del famoso chef Dylan McGrath. Davanti un animato tapas bar, che serve tapas squisite da una bella cucina aperta, e sul retro un ristorante più tranquillo, specializzato in tagli di carne irlandese (dal vitello al coniglio) con contorni di verdure da coltivazioni biologiche locali. E pi via verso Temple Bar.
Qui di notte i locali si riempiono di folla devota alla birra alla spina. Di solito ci si diverte molto, con musica a tutto volume e un’atmosfera effervescente. Temple Bar è inoltre ufficialmente il ‘quartiere della cultura’ di Dublino, perciò non dovreste trascurare luoghi come il progressista Project Arts Centre, il Temple Bar Gallery & Studios e l’Irish Film Institute (IFI).
Secondo giorno
Iniziate la giornata con una piccola penitenza in una delle due cattedrali medievali di Dublino (o in entrambe), St Patrick’s e Christ Church, prima di passare all’attrazione più popolare della città, il Guinness Storehouse; non dimenticate di degustare la sublime Guinness offerta al termine della visita.
Pranzo Il Fumbally dove si servono ottime zuppe, sandwich e caffè e poi proseguite verso ovest fino a Kilmainham e visitate la bella collezione dell’Irish Museum of Modern Art (e i giardini). L’IMMA è la galleria d’arte contemporanea più importante del paese, ma ad attirare l’attenzione dei visitatori è soprattutto l’edificio che la ospita: il Royal Hospital Kilmainham. L’ospedale fu costruito nel 1680-4 come ospizio per veterani in congedo, un ruolo che mantenne fino al 1928. Seguirono circa cinquant’anni di abbandono fino a un ampio restauro negli anni ’80. Un nuovo intervento nel 2012-3 ha riguardato l’impianto di illuminazione e i sistemi antincendio del museo.
Uscite dal retro ed entrate nel Kilmainham Gaol: questa famigerata prigione, che fu teatro di molti degli episodi più tragici ed eroici della storia recente del paese (il registro dei detenuti sembra un annuario del nazionalismo irlandese). Le sue mura minacciose conservano il ricordo delle sofferenze patite durante l’occupazione britannica e sembrano sussurrarle ai visitatori. Se il tempo è bello, fate una passeggiata nei War Memorial Gardens.
Cenate a base di cibi biologici al L. Mulligan Grocer, a Stoneybatter: il menu comprende piatti come pancetta rosolata da allevamenti biologici ed eglefino impanato, oltre a un saporitissimo hamburger di agnello. Ci sono pure una decina di birre artigianali alla spina e altrettante in bottiglia.
Finite la serata a nord del Liffey. Walshe’s, nel quartiere di Stoney- N batter, è un magnifico bar tradizionale, pieno di personaggi interessanti della zona e hipster capitati lì per caso in cerca di un’autentica esperienza dublinese. In alternativa potete andare a vedere uno spettacolo al Gate o al teatro nazionale irlandese, l’Abbey.