Tutte le storie di Derry

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Derry/Londonderry, la seconda città per dimensioni dell’Irlanda del Nord, ha una lunga storia da raccontare, dall’assedio del 1689 alla battaglia del Bogside del 1969, fino alla terribile Bloody Sunday del 1972 cantata dagli U2. Scopritela con una passeggiata alla scoperta delle mura secentesche, dei murales del Bogside e dei vivaci pub cittadini.

Peace Bridge, Derry/Londonderry
Il Peace Bridge, Ponte della Pace. Susanne Pommer/shutterstock©
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Sunday Bloody Sunday

Derry, Irlanda del Nord, domenica 30 gennaio 1972.

In un clima politico di forti violenze causato dal conflitto tra chi sosteneva l’appartenenza al Regno Unito e chi si batteva per la riunificazione dell’Irlanda, venne organizzata una manifestazione pacifica lungo le strade di Derry per protestare contro la detenzione senza processo, misura introdotta l’anno precedente dal governo di Londra. Quando i 15.000 partecipanti vennero bloccati dalle barricate erette dall’esercito britannico, un piccolo gruppo di giovani iniziò a lanciare pietre e a insultare i militari. Sebbene l’esatta sequenza dei fatti sia tuttora controversa, sembra ormai certo che i soldati aprirono il fuoco sui civili disarmati, uccidendo 15 persone, 6 delle quali erano ragazzi. Nessuno dei soldati che spararono sui civili e nessuno degli ufficiali preposti fu portato in giudizio o sottoposto a provvedimenti disciplinari; la documentazione sparì e le armi furono distrutte. Nel giugno 2010 è stato pubblicato il rapporto ufficiale che documenta i fatti della Bloody Sunday e che può essere consultato sul sito https://www.gov.uk/official-documents

Derry o Londonderry?

Derry/Londonderry è una città con due nomi. I cartelli stradali dell’Irlanda del Nord indicano Londonderry, e spesso dai writers viene cancellata l’iniziale ‘London’, mentre quelli della Repubblica d’Irlanda riportano il nome Derry (Doíre in irlandese). Londonderry resta il nome ufficiale della città e della contea, ma nella vita di tutti i giorni, la gente, indipendentemente dalle convinzioni politiche, tende a chiamarla Derry. Nel 2015, la città ha di nuovo votato per cambiare il nome ufficiale, ma per il momento l’inelegante appellativo di ‘Derry-Londonderry’ rimane quello annunciato sui treni e sugli autobus e utilizzato dalla maggior parte delle imprese cittadine.

The Harp Bar, Derry/Londonderry
I pub di Derry sono accoglienti e pieni di atmosfera e tutte le sere propongono musica dal vivo. Irina Wilhauk/shutterstock©
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Cosa vedere al Bogside, il quartiere più famoso

Il quartiere di Bogside nel corso degli anni ’60 è stato il quartier generale dei nazionalisti e la culla del movimento per i diritti civili.

Nell’agosto del 1969 ebbe luogo la cosiddetta battaglia del Bogside, tre giorni di violenti scontri che spinsero il governo britannico a inviare in Irlanda del Nord l’esercito. In risposta, gli abitanti del Bogside e del vicino quartiere di Brandywell si dichiararono indipendenti dalle autorità civili e barricarono le strade per impedire l’accesso alle forze di sicurezza. In questa zona, chiamata ‘Free Derry’, la polizia e l’esercito non potevano entrare e le strade erano costantemente pattugliate da volontari dell’IRA. Nel gennaio del 1972 la zona di Rossville St fu teatro dei tragici eventi della Bloody Sunday. L’esistenza della ‘Free Derry’ ebbe fine il 31 luglio del 1972 quando il Bogside venne occupato da migliaia di soldati britannici e mezzi corazzati.

Bogside, Derry/Londonderry
Nel quartire di Bogside è custodita la storia antica e recente di Derry. DagmarMc/shutterstock©

People’s Gallery Murals

I 12 murales dipinti sulle case di Rossville St, nei pressi del Free Derry Corner, sono conosciuti con il nome di People’s Gallery. Gli autori di queste opere sono Kevin Hasson, Tom Kelly e Will Kelly, i cosiddetti ‘Bogside Artists’, che hanno trascorso gran parte della loro esistenza nel Bogside e vissuto i momenti più cupi dei Troubles. I murales, che si possono vedere molto bene dalla sezione settentrionale della cinta muraria, furono creati soprattutto tra il 1997 e il 2001, e commemorano gli episodi cruciali dei Troubles, tra cui la battaglia del Bogside, la Bloody Sunday, l’Operation Motorman e lo sciopero della fame del 1981. Le immagini più toccanti sono quelle in bianco e nero, che richiamano volutamente lo stile giornalistico.

Il murale più commovente è sicuramente The Death of Innocence, che mostra il volto raggiante della studentessa quattordicenne Annette McGavigan, rimasta uccisa il 6 settembre del 1971 nel corso di uno scontro a fuoco tra l’IRA e l’esercito britannico; la sventurata Annette fu la centesima vittima dei Troubles. L’ultimo murale della serie, portato a termine nel 2004, è il Peace Mural l’immagine sinuosa di una colomba (simbolo non solo di pace, ma anche del santo patrono di Derry, Columba) che spicca il volo dal sangue e dalla tristezza del passato verso la luminosa speranza di un futuro di pace.

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Free Derry, Boside, Derry/Londonderry
’State entrando nella Derry libera’, la dichiarazione di indipendenza del Bogside nel 1969. Lukassek/shutterstock©

Museum of Free Derry

Situato nei pressi di Rossville St, questo eccellente museo ricostruisce la storia del Bogside, del movimento per la difesa dei diritti civili e degli eventi della Bloody Sunday per mezzo di fotografie, articoli di giornali, film, display interattivi e racconti di testimoni oculari, tra cui spiccano alcuni scatti che ispirarono i murales della vicina People’s Gallery.


Bloody Sunday Memorial

Un semplice obelisco di granito commemora i 14 civili uccisi dall’esercito britannico il 30 gennaio del 1972, la cosiddetta Bloody Sunday.


Free Derry Corner

Tutto ciò che resta del vecchio Bogside è il Free Derry Corner, dove si può vedere il frontone di una casa che reca ancora il famoso slogan You Are Now Entering Free Derry (‘State entrando nella Derry libera’).

Se, infine, volete avvicinarvi alla tormentata storia di questa cittadina con il tradizionale humor spietato dell’isola, non perdete la serie TV Derry Girls, disponibile su Netflix. Sentirete tutte le difficoltà della vita a Derry negli anni ’90, ma con la giusta dose di distaccata spensieratezza che caratterizza le protagoniste adolescenti.

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