Piazza Naqsh-e Jahan, il gioiello di Esfahan

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Favolosa distesa di fontane e giardini formali, la piazza monumentale di Esfahan è già di per sé splendida, ma il fatto che sia attorniata da quattro capolavori storici e architettonici la rende una vera meraviglia. Ecco perché, se andate in Iran, non potete perdervi la piazza Naqsh-e Jahan.

Il tramonto accende i colori di Masjed-e Sheikh Lotfollah ©JPRichard/Shutterstock
Il tramonto accende i colori di Masjed-e Sheikh Lotfollah ©JPRichard/Shutterstock
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Piazza Naqsh-e Jahan, tardo pomeriggio: la luce dorata del sole fa brillare le mattonelle cangianti sulla stupenda cupola della Masjed-e Sheikh Lotfollah. A sud si staglia, non meno splendida, la Masjed-e Shah, la cui grande cupola azzurra offre ora un suggestivo contrasto tra la parte che splende nella luce vibrante e quella che scivola lentamente nell’ombra. Gli intricati mosaici dai colori vividi che incorniciano il portale d’ingresso della moschea, all’estremità dell’immensa piazza, sono sfolgoranti. In questa luce, gli alberi assumono una tonalità di verde più intensa e le montagne che si stagliano all’orizzonte appaiono di un rosso più carico. 

Le fontane prendono vita e le famiglie locali si riversano nella piazza per la passeggiata serale. Le proporzioni di Naqsh-e Jahan – creata nel 1602 durante il regno dello scià Abbas il Grande – sono strabilianti: lunga più di 500 metri e larga 163 metri, ha una superficie di circa 83.500 mq. Sul lato opposto, già immersi nella sera, si trovano altri due gioielli storici: il palazzo di sei piani Kakh-e Ali Qapu e la Porta di Qeysarieh. 

L’ingresso di Masjed-e Shah ©designbydx/Shutterstock
L’ingresso di Masjed-e Shah ©designbydx/Shutterstock

I migliori itinerari

Itinerario di 4-5 giorni 

Dopo un giorno a Teheran, prendete un autobus per Kashan, dove potrete esplorare il bazar, visitare gli edifici tradizionali di epoca Qajar e godervi un momento di pausa nel Giardino di Fin. Fermatevi un paio d’ore a Natanz per visitare la moschea e la tomba durante il viaggio verso la magnifica Esfahan, dove trascorrerete due giorni per visitare le moschee di Piazza Naqsh-e Jahan, il vivace Bazar-e Bozorg, gli splendidi ponti sul Fiume Zayandeh e il quartiere armeno di Jolfa. 

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Itinerario di 12-14 giorni 

Trascorrete tre giorni a Teheran per visitare i musei e le gallerie d’arte e respirare l’animata atmosfera della città, poi puntate verso sud per passare un paio di giorni a Kashan, dove si trova il Giardino di Fin, Patrimonio dell’Umanità. Prendete un autobus per Esfahan, dove avrete bisogno di tre o quattro giorni per godervi le attrattive di questa antica città dell’impero sasanide, in particolare la grande piazza. Proseguite quindi a est verso i villaggi di Farahzad o Garmeh, nel vasto deserto Dasht-e Kavir, per vivere l’esperienza del soggiorno in una casa privata. Dal deserto prendete in direzione sud verso Yazd, città di commerci situata lungo la Via della Seta, fermandovi lungo il tragitto a Chak Chak, spettacolare meta di pellegrinaggio zoroastriano. A Yazd avrete bisogno di tre giorni per girare nel dedalo di vicoli, ammirare la Masjed-e Jameh e salire sulle torri del silenzio zoroastriane. 

Le torri del silenzio zoroastriane a Yazd © Giulia Grimaldi / Lonely Planet Italia
Le torri del silenzio zoroastriane a Yazd © Giulia Grimaldi / Lonely Planet Italia
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Il viaggio

Come arrivare 

L’Imam Khomeini International Airport di Teheran accoglie gran parte del traffico aereo internazionale dell’Iran. L’aeroporto è piccolo, per cui possono verificarsi ritardi. Voli nazionali e alcune rotte internazionali fanno scalo a Esfahan, dove si trova la Piazza Naqsh-e Jahan. Altri aeroporti utili per arrivare o ripartire sono Shiraz, Mashhad, Tabriz, Bandar Abbas e Kish. 

Trasporti interni 

Esfahan è collegata a Teheran da treni giornalieri che impiegano sette ore e 30 minuti a coprire la tratta. I biglietti vanno prenotati con largo anticipo (la cosa più semplice è rivolgersi a un’agenzia di viaggi), soprattutto per i weekend e i periodi festivi. Numerosi autobus coprono lo stesso tragitto in circa sei ore. 

La gente del posto nella piazza Naqsh-e Jahan ©Efired/Shutterstock
La gente del posto nella piazza Naqsh-e Jahan ©Efired/Shutterstock

Quando andare

Il periodo ideale per la visita sono i mesi da marzo a maggio, quando prevalgono giornate limpide e miti. 

In occasione del Norouz (dal 21 marzo al 3 aprile) i prezzi salgono e la folla aumenta, soprattutto a Esfahan, Shiraz e Yazd. 

L’estate è torrida, mentre l’inverno è gelido, soprattutto nelle regioni a nord-est e a ovest. Il clima temperato di ne settembre e ottobre è ideale per i trekking in montagna. 

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