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Samarcanda Uzbekistan

Samarcanda si distingue per la piazza centrale, il Registan, con le sue tre imponenti madrase, ma non perdetevi gli splendidi mosaici del Gūr-i Amīr, il Mausoleo di Tamerlano, fondatore dell’impero timuride che si estendeva dall’odierna Turchia all’India, e l’ancora più splendida necropoli di Shah-i-Zinda, dove sono sepolti i suoi familiari e consiglieri. Samarcanda (chiamata Marakanda dai greci) è uno degli insediamenti più antichi dell’Asia centrale. La sua fondazione, infatti, sembra risalire al VIII secolo a.C. Conquistata da Alessandro Magno nel 329 a.C. – che ne rimase ammaliato –, Samarcanda è passata di impero in impero, diventando poi nel VI secolo un punto focale dei commerci lungo la Via della Seta. Samarcanda, infatti, sorgeva al crocevia delle strade che conducevano in Cina, in India e in Persia. Nel 1220 Gengis Khan spazza via la città. Per fortuna, nel 1370 Tamerlano decide di rifondarla. È in questo momento che Samarcanda affonda le sue radici nel mito, diventando epicentro culturale ed economico dell’Asia centrale. Il lento declino di Samarcanda inizia nel XVI secolo, con il trasferimento del potere nella vicina Bukhara.

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