Amsterdam: guida al quartiere a luci rosse

Comunque la si pensi il Red Light District è una delle attrazioni di Amsterdam. Vetrine, coffeeshop, musei: ecco qualche consiglio per orientarsi.

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Dove si trova

Il famoso Red Light District di Amsterdam è un autentico carnevale del vizio, con prostitute vestite in modo succinto che attendono i clienti dietro le vetrine, bar chiassosi, "fumosi" coffeeshop, spettacoli di spogliarello e stranissimi musei. Ok, questo non è un posto per tutti. Ma se scegli di cedere alla curiosità con una passeggiata in zona, tieni comunque gli occhi ben aperti facendo attenzione ai borseggiatori che da queste parti si contano numerosi. Soprattutto non dimenticare che nel quartiere c'è molto più da vedere delle sue tipiche vetrine. E che in generale Amsterdam, questa città complessa e affasciante, offre decisamente di più di un quartiere a luci rosse. Il Red Light District - un labirinto di vicoli medievali noto come De Wallen - si trova appena a sud est di Centraal Station, sopra e intorno ai canali paralleli di Voorburgwal e Oudezijds Achterburgwal; Warmoesstraat ospita il principale movimento per i diritti dei gay del quartiere.

Un po' di storia

Porto commerciale di grande rilevanza fin dal Medioevo, Amsterdam è diventata presto una calamita per il "mestiere più vecchio del mondo". Già nel 1300 le prostitute incontravano i marinai nelle vicinanze del porto, dove nel frattempo si moltiplicavano bar, locali a luci rosse e strip club. La prostituzione rimase comunque illegale fino al 1810 e le case di tolleranza furono riconosciute soltanto nel 2000. I cambiamenti continuano ancora oggi: ad esempio dal 2007 i funzionari della città hanno adottato delle misure specifiche per ripulire il quartiere, riducendo il numero di vetrine a luci rosse. L'obiettivo? Eliminare protettori, trafficanti di esseri umani e riciclatori di denaro sporco. Progetto 1012 (dal codice postale della zona) sostiene l'installazione di attività alternative: atelier di moda, gallerie d'arte, caffè e altre aziende creative. Nel 2013 la legge ha ridefinito anche l'età minima per esercitare la prostituzione che passa dai 18 ai 21 anni e ha introdotto due ore di chiusura obbligatoria delle veterine: dalle 6 alle 8.

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La prostituzione

Nonostante i cambiamenti, le leggi e i nuovi indirizzi politci, sono oltre 290 le vetrine a luci rosse ancora attive: secondo l'Ufficio centrale di statistica (sì, le prostitute pagano le tasse) l'industria genera profitti per circa 650 milioni di euro all'anno. L'epicentro del quartiere è, ironia della sorte, il più antico edificio di Amsterdam (risale al 14° secolo): Oude Kerk, vecchia chiesa in olandese. Vicino alla sua entrata guarda in basso e incrocerai la "Golden torso", una placca di bronzo sul marciapiede in cui è raffigurata una mano posata su un seno.  Sull'Oudekerksplein c'è Belle, la statua di una prostituta, con la scritta "Rispetta i lavoratori del sesso in tutto il mondo". Nelle immediate vicinanze, il Centro Informazioni sulla prostituzione è una fonte di notizie utili sia per i lavoratori del sesso che per i visitatori, e propone tour di un'ora a piedi (fino a tre volte a settimana) nel Red Light District. 

Ora due cose che bisogna assolutamente sapere:

1)Non fotografare o filmare le prostitute in vetrina: per rispetto, e per evitare che la tua fotocamera finisca in un canale. Sul serio.

2)Sul confine occidentale del quartiere De Pijp lungo Ruysdaelkade, c'è una seconda e più piccola striscia di vetrine (troverai meno feste di addio al celibato e non troppi ubriachi). 

Musei

Inaugurato nel 2014, il Red Light Secrets (redlightsecrets.com) è un museo che ti offrirà un vero e proprio dietro le quinte del mestiere più antico del mondo. Scoprirai cosa abbia significato la prostituzione in passato e cosa significhi oggi. All'Erotic Museum è invece possibile assistere a spettacoli bondage e a tutta una serie di altre esposizioni "alternative". Per attrazioni ancora più forti c'è l' Amesterdam Sexmuseum, tra la stazione Centrale e piazza Dam. All'Hash Marihuana & Hemp Museum scoprirai tutto quello che avresti voluto sempre sapere su hashish, marijuana e canapa.

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Coffeeshop

Esistono Coffeeshop (cioè locali in cui fumare cannabis) in tutta la città e in tutto il paese, ma il quartiere a luci rosse ne offre una concentrazione particolarmente alta. Serra e Baba sono due fra i più popolari della zona. La cannabis non è tecnicamente legale nei Paesi Bassi, ma il possesso e l'acquisto di 5g di "droghe leggere" (vale a dire marijuana, hashish, space cakes e funghi) è ampiamente tollerato e nessuno verrà mai perseguito entro questi limiti. Le varietà di cannabis più potenti contengono il 15% di tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo che causa lo sballo; qualsiasi sostanza sopra il 15% viene classificata come droga pesante, e quindi illegale. Se hai intenzione di provare, fallo sempre cautela, anche molti fumatori abituali faticano a sopportare il prodotto locale. Il Cannabis College offre moltissime informazioni utili.

 Da sapere:

1)Bere alcol o fumare tabacco nei coffeeshop non è consentito.

2)Non chiedere droghe pesanti.

3)Mai acquistare droghe di alcun tipo in strada.

Mangiare e bere

Non ci sono solo gli squallidi bar e i pub chiassosi che ci si aspetterebbe, la zona offre anche alcuni meravigliosi locali in cui degustare jenever (il gin olandese), incantevoli caffè Bruin (storici pub olandesi), e una birreria indipendente la Brouwerij de Prael. Se finirai in uno dei tanti Fast food, sappi che la loro specialità sono le frites (patatine fritte di solito servite con una montagna di maionese ) e frittelle. Zeedijk, sul confine orientale del quartiere, è il cuore della Chinatown di Amsterdam, qui troverai tutti i ristoranti che vuoi.

Shopping

Anche i consigli per gli acquisti in questa zona della città non possono che essere poco "tradizionali". Prendi la Condomerie Het Gulden Vlies: vende preservativi di tutte le dimensioni, colori, sapori e design (troverai diavoli cornuti, foglie di marijuana e altre stravaganti soluzioni).

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