Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra borghi incantati ed escursioni
Il più longevo parco naturale d’Italia, istituito nel 1922 a cavallo tra Valle d’Aosta e Piemonte, è un’area montuosa da scoprire a piccoli passi: qui le montagne sono il regno degli stambecchi, dei camosci, delle marmotte e delle aquile che volteggiano alte sui caratteristici borghi in pietra che sorgono ai piedi del Gran Paradiso, l’unico quattromila interamente italiano. Allacciate gli scarponcini da trekking, mettete lo zaino in spalla e imboccate uno dei tanti sentieri che solcano il parco: scoprirete strette valli incontaminate, ampi specchi d’acqua su cui si riflettono vette maestose e un ecosistema delicato e fragile.

In Valle d’Aosta, il territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso si estende nelle Valli di Cogne, Rhêmes e Valsavarenche, mentre in Piemonte nelle Valli Orco e Soana: in totale i comuni interessati sono 13, sette dei quali in Valle d’Aosta, Aymavilles, Cogne, Introd, Rhêmes-Saint-Georges, Rhêmes-Notre-Dame, Villeneuve e Valsavarenche e sei in Piemonte, Ceresole Reale, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese e Valprato Soana.

La Valsavarenche
Tra le valli più selvagge della regione, la Valsavarenche è conosciuta per i suoi ambienti naturali straordinari e per le tante escursioni che si possono fare. Da qui si raggiungono il Rifugio Vittorio Emanuele e il Rifugio Chabod, che sono i punti di appoggio per chi vuole conquistare i 4.061 metri della vetta del Gran Paradiso, oppure la Casa reale di caccia di Orvieille o ancora il Colle del Nivolet, dal quale si apre una vista straordinaria sui laghi di Ceresole Reale.
Non mancano, poi, le occasioni di approfondimento sulla storia e sulla natura del parco: a Degioz, è stato allestito uno dei centri visitatori del parco, con una mostra sui predatori e sulla lince, mentre a Rovenaud si trova il centro visitatori “Acqua e Biodiversità”, che permette di immergersi in un ambiente nel quale tutto è legato all’acqua: qui potrete vedere anche delle lontre, specie un tempo presente in questi ambienti e scomparsa a causa delle persecuzioni e trasformazioni ambientali operate dall’uomo. E se volete scoprire due minuscoli borghi montani meravigliosi, fate una piccola deviazione dalla strada principale per raggiungere le Frazioni di Nex e Tignet, dove rimarrete incantati ad ammirare gli chalet di legno e pietra che creano un’atmosfera unica e sospesa nel tempo.

Cogne: impareggiabile bellezza
Immersa in uno scenario naturale d’impareggiabile bellezza e racchiusa da una cornice di montagne dominate dal Gran Paradiso, l’unico quattromila interamente italiano, Cogne è una delle località più caratteristiche della Valle d’Aosta. Passeggiando per le piccole vie del centro, non è difficile lasciarsi rapire dal fascino delle abitazioni storiche, restaurate e valorizzate con sapienza, che si sposano con quelle più moderne, costruite in armonia con il paesaggio e rispettose dei canoni dell’architettura alpina. Ed è proprio questa particolarità a rendere unico il paese che si distingue per la sobrietà degli edifici e delle strutture ricettive che convivono in perfetto equilibrio con l’imponente natura circostante.
Affacciato sugli immensi prati di Sant’Orso, ricoperti di fiori in estate e di neve in inverno, Cogne è un paese dal fascino fiabesco, dove non è raro fare incontri ravvicinati con stambecchi, camosci e caprioli che, soprattutto nei periodi freddi, si avvicinano al centro abitato in cerca di cibo. Se le montagne, le numerose escursioni estive e invernali, le piste per praticare lo sci di fondo e di discesa potrebbero già essere attrazioni sufficienti a farne una meta imperdibile, oltre a queste Cogne ne propone molte altre.
Grazie alla loro cultura dell’ospitalità, i “cognèn” riescono infatti a offrire ai turisti ottimi ristoranti con piatti della tradizione riscoperti e rielaborati in chiave moderna, musei che immergono i visitatori nella cultura locale facendoli precipitare in epoche remote, numerosi eventi, iniziative e animazioni: un mix di ingredienti che compongono la giusta ricetta per vivere tutto quello che ci si aspetta da una vacanza in montagna.

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La Val di Rhêmes
Se cercate una valle dove trascorrere giornate immersi nella natura tra abeti rossi, larici e le grandi pareti della Granta Parei, la montagna che domina la testa della valle, e volete farvi accompagnare dai rumori della natura e dei tanti animali che popolano il parco, la Valle di Rhêmes è quello che fa per voi. Lasciatevi alle spalle Introd, non senza aver prima fatto una visita al Castello e, se avete dei bambini agli animali custoditi nel Parc Animalier, e poi seguite le indicazioni verso Rhêmes-Saint-Georges e Rhêmes-Notre-Dame: una volta raggiunti questi due piccoli borghi montani, la valle si apre e regala scorci davvero suggestivi. Come nelle altre vallate del parco, anche qui le occasioni per fare delle escursioni non mancano: dalla facile camminata fino al Rifugio Benevolo, regno di marmotte e stambecchi, alla Ferrata Casimiro, da affrontare con la giusta attrezzatura e in compagnia di una guida alpina.
A Chavaney, troverete il centro visitatori dedicato al mondo degli uccelli, in particolare al gipeto, l’avvoltoio reintrodotto dopo la sua scomparsa, e anche un sentiero natura, con approfondimenti sulla fauna, sulla flora, sulle attività dell’uomo e sulla morfologia della valle.

I cento anni del parco
Nel 2022, il Parco Nazionale Gran Paradiso festeggia i cento anni: un traguardo importante che corona una storia iniziata il 3 dicembre 1922, quando venne istituito dopo che Re Vittorio regalò allo Stato italiano i 2.100 ettari della sua riserva di caccia con l’obiettivo di proteggere lo stambecco, divenuto l’animale simbolo dell’area protetta, e gli ecosistemi attorno al massiccio del Gran Paradiso.
Per celebrare i suoi primi cento anni, l’Ente Parco ha organizzato un ricco calendario di eventi che trovate ai seguenti link:
- Parco nazionale Gran Paradiso