Giappone
Dormire in un ryokan
Il meglio per una fuga consapevole
Giappone
Il meglio per una fuga consapevole
Non venite in un ryokan se cercate TV, business center per le call o un bar per mantenere la tabella di marcia. Qui vi aspettano tatami, scarpe lasciate all’ingresso, pasti kaiseki (raffinati e rituali), bagni comuni e futon. Il ritmo è lento, quasi sospeso: un’addetta in kimono scivola silenziosa lungo il corridoio e scompare dietro una porta di carta; un mormorio arriva dalla sala da pranzo; dal giardino si sente solo il fruscio di bambù e aceri mossi dal vento.
La forma più autentica è l’onsen ryokan, con sorgenti termali naturali, spesso all’aperto — come le vasche multiple del Ginzanso, nella prefettura di Yamagata. Immergersi in una sorgente calda è come dialogare con la terra: calore del magma, energia primordiale, nutrimento dell’anima.
“I ryokan – locande tradizionali – offrono uno giapponesi, della cucina raffinata e della cultura delle sorgenti termali. Concepiti per favorire il relax, richiamano un’epoca analogica dal ritmo più lento: passeggiate in giardino, assaporate pasti kaiseki di più portate o leggete un libro mentre sorseggiate tè verde.
” — Selena Hoy
Un soggiorno tipico include due pasti gourmet, stagionali e curati in ogni dettaglio. I menu sono fissi, ma molti ryokan accolgono esigenze dietetiche se avvisati in anticipo. Un esempio vegetariano dal Tamagoyu (prefettura di Fukushima): tempura, gnocchi di patata dolce, melanzane grigliate e marinate, ginkgo e sakura mochi.
Ogni stagione offre la sua poesia: d’inverno i fiocchi di neve si dissolvono nel vapore creando un’atmosfera sospesa; in primavera le verdure tenere trionfano in cucina; d’estate i ryokan diventano rifugi freschi; e in autunno le foglie tingono lo scenario di quiete e meraviglia.
Avvolti solo da un leggero yukata e con ai piedi le geta di legno, raggiungete le pozze lattiginose del Tamagoyu. L’aria di dicembre è pungente, la foschia sulfurea avvolge tutto in un velo di mistero. Lasciate cadere lo yukata e immergetevi nella vasca bollente: il vapore sale lento tra i rami degli aceri vermigli.