La Terra, una casa piccola e unica
Esistiamo per pura coincidenza. Con la guida Universo abbiamo voluto provare a guardarci da prospettive inedite per conoscere, con crescente sorpresa, la straordinaria sequenza di eventi cosmici che ci consente di vivere su questo pianeta. L’idea è quella di mettere la Terra a confronto con gli altri corpi celesti del sistema solare e perfino con alcuni esopianeti. Un po’ alla volta si fa strada l’idea sconcertante che tutti noi – così come tutto ciò che possiamo osservare intorno a noi – siamo fatti di polvere e gas soffiati nello spazio dall’esplosione di antichi soli. E da quella polvere di stelle e quelle nubi vaganti di gas deriva l’incredibile varietà di noi esseri viventi. Siamo uno dei modi attraverso cui l’Universo conosce se stesso. Un’idea formidabile e ricca di stupore.
La guida ci aiuta a considerare ciò che accade sulla Terra in questo preciso istante, così come ogni nostra azione quotidiana, in una prospettiva più ampia. Senza muoversi dalla superficie della Terra, i nostri antenati osservarono il nostro pianeta in relazione a se stessi, al cielo notturno e al Sole. Essi elaborarono riflessioni profonde, impararono dove vivere e come sopravvivere. Dalla gelida oscurità dello spazio, oggi le astronavi costruite dai nostri migliori scienziati e ingegneri continuano a fare osservazioni che ci confermano che la Terra non ha uguali nel sistema solare e rimane l’unico posto dove possiamo vivere e prosperare. Comprendere i cambiamenti avvenuti nel corso degli ultimi millenni è essenziale per capire che, se vogliamo continuare a prosperare dobbiamo preservare il nostro ambiente. Altrimenti ci estingueremo come il 90% delle specie nate sulla Terra già prima della nostra comparsa.
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Una simile prospettiva cosmica ci induce a confrontare la Terra con i mondi che ci sono vicini. Un conto è considerare la Terra come un grande pianeta, che appare immenso quando lo misuriamo con i nostri passi, un altro è pensare che una sfera delle dimensioni di Giove potrebbe contenere la Terra 1300 volte, o che il volume del Sole supera di 1 milione quello terrestre. Riconoscere le differenze visibili o, in altri termini, qualitative, dei pianeti tradizionali acquista un altro valore quando, grazie alle cifre fornite da questa guida, scopriamo anche le differenze quantitative tra i pianeti (e gli esopianeti), nonché le differenze tra il nostro Sole e il numero incalcolabile di stelle, visibili e invisibili, che esistono lassù.
Marte, Venere e Mercurio hanno una composizione di rocce e metalli molto simile a quella della Terra, ma i loro ambienti sono completamente diversi. La composizione chimica unica delle rocce, dei crateri e delle sabbie degli altri pianeti del sistema solare ha generato ambienti dalla chimica letteralmente dell’altro mondo. Ne è nato un insieme di processi che hanno prodotto su Marte e su Venere temperature di superficie radicalmente differenti. Le scoperte effettuate nell’ambito della geologia planetaria ci offrono una lezione in scala planetaria sull’importanza dell’effetto serra e sul modo in cui il nostro pianeta è diventato abitabile e la biochimica della vita ha modificato la chimica dell’atmosfera e del mare.
Allontanandoci dal Sole troviamo i cosiddetti giganti gassosi, Giove e Saturno, che a rigore non presentano una superficie ben definita. Non hanno un suolo calpestabile, ma la loro massa è tale che, a una distanza ravvicinata, si finirebbe schiacciati dalla loro forza di gravità. Urano e Nettuno, i più distanti dal Sole, sono pianeti molto grandi e molto freddi, caratterizzati da sistemi di tempeste e venti che soffiano ad altissime velocità. Sono tutti mondi che appartengono al nostro sistema solare, tutti molto diversi, molto interessanti e terribilmente ostili.
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Imparando a conoscere il nostro sistema solare e le zone più lontane dello spazio intergalattico, scopriamo che nessun luogo a noi noto ospita un altro pianeta dove potremmo respirare o bere un sorso d’acqua – senza pensare alle altre condizioni necessarie per poterci vivere e prosperare. La casa in cui abitiamo, la Terra, è unica e stupefacente.
In una prospettiva cosmologica, l’abbiamo combinata grossa. Siamo riusciti a cambiare il clima di un intero pianeta. I numeri parlano chiaro: il cambiamento climatico è opera nostra. Se vogliamo avere un futuro su questa Terra, dobbiamo fare qualche passo indietro. Adesso ci è data la possibilità di cambiare le cose. Non siamo che un granello nel sistema cosmico. Ma è il nostro granello: più lo conosciamo e lo apprezziamo, maggiori saranno le possibilità di mantenerlo un luogo ospitale per la nostra specie.