A Gerusalemme come un local

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La giornalista freelance Miriam Berger è la Local di Lonely Planet per Gerusalemme. Miriam ha vissuto qui in momenti diversi della sua vita, e racconta di essersi sempre sentita fortunata a vivere in una città così straordinaria. Parlando sia la lingua ebraica che quella araba, la nostra Local adora esplorare tutti i quartieri in cerca di nuove bontà culinarie e nuove esperienze.

Gerusalemme local
La famosa Cupola della Roccia di Gerusalemme © hikrcn / Shutterstock
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Per gli amici in visita Cibo! Li porto nei miei posti preferiti per i falafel, Abu Shukri o lo Yemenite Falafel Center, e poi facciamo un altro paio di fermate: al T’mol Shilshom per la shakshuka e al Jaafar Sweets per il kunafeh (un dolce sciropposo a base di formaggio). Gerusalemme ha un’ampia scelta culinaria, specchio della complessità della città e della sua anima multiculturale; suggerisco il Dire per la cucina etiope, il Kangaroo per quella della Georgia e della Russia e Ishtabach per la pasticceria curda.

Per una serata speciale Di solito vado a Tel Aviv o a Ramallah dove la vita notturna è più animata ma se decido di restare a Gerusalemme, vado spesso a ballare al Sira, al Cassette Bar o al HaMazkeka. Qui il weekend comincia il giovedì sera, dato che il venerdì molti locali della parte ovest della città sono chiusi per via dello Shabbat ebraico. Le grandi discoteche si trovano a Tel Aviv ma è a Gerusalemme che si trovano ristoranti, bar, eventi musicali e in certi posti, tipo il Mahane Yehuda Market, anche scene improvvisate di danza. 

Per il weekend Corsetta alla First Station, il posto perfetto per trascorrere il sabato mangiando qualcosa o facendo una passeggiata. Oppure ci sono molte gite da fare in giornata per vedere i dintorni di Gerusalemme o la Cisgiordania. Abbondano anche i café dove rilassarsi o lavorare al pc (come succede alla sottoscritta che lavora anche nel weekend). 

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Il cibo è il protagonista dell’itinerario che Miriam offre agli amici in visita © Fotokon/Shutterstock
Il cibo è il protagonista dell’itinerario che Miriam offre agli amici in visita © Fotokon/Shutterstock

Per mangiare e spendere poco Ammetto di frequentare i vari Cofizz e i Cofix che si trovano in tutta la parte occidentale della città e che vendono caffè da 5 shekel, succhi e cibi vari. Nella parte orientale invece sono irresistibili il pane e i dolcetti al formaggio di Al Amin Sweets & Bakery, oppure i panini con i falafel di Al Ayed alla Porta di Damasco. Consiglio anche di comprare dalle bancarelle di strada kaak (pane palestinese al sesamo) o zaatar manakeesh (pane soffice condito con il timo), sono buonissimi.

Una cosa che odio di Gerusalemme È il suo essere una città divisa e difficile per i suoi residenti. Ma questo è anche il motivo per cui mi trovo qui: documentare tutto ciò che sento e vedo. Soprattutto durante le festività, è necessario tenere conto delle tradizioni ebraiche, cristiane e musulmane, potrebbero alterare il vostro itinerario o le vostre aspettative sul viaggio. Durante la Pasqua per esempio, nella parte occidentale si trova solo cibo kosher. Durante il Ramadan invece, la parte est rimane quasi tutta chiusa fino alla notte, quando le strade e i locali si riempiono. Le strade intorno alla Città Vecchia inoltre, vengono spesso chiuse in occasione dei grandi eventi religiosi. 


Notre Dame Cheese & Wine Restaurant è uno dei posti migliori per godersi il tramonto © Miriam Berger / Lonely Planet
Notre Dame Cheese & Wine Restaurant è uno dei posti migliori per godersi il tramonto © Miriam Berger / Lonely Planet
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Il mio posto preferito al tramonto È uno dei pochi ristoranti con terrazza sul tetto, il Ristorante Notre Dame Cheese & Wine dell’hotel Holy Land. Oppure il giardino di casa mia. 

Quando voglio uscire dalla città Mi ritengo fortunata per la vasta scelta. Per una giornata in spiaggia vado a Tel Aviv o sul Mar Morto, uno dei miei posti preferiti al mondo. Oppure vado a trovare degli amici a Ramallah, mi rilasso allo Hosh Jasmin vicino Betlemme o scovo altri posti da visitare nelle vicinanze, come Nablus e Ein Kerem. 

Il Mercato di Mahane Yehuda è l’epicentro culinario di Gerusalemme © Alexey Stiop / Shutterstock
Il Mercato di Mahane Yehuda è l’epicentro culinario di Gerusalemme © Alexey Stiop / Shutterstock

Faccio la spesa Ai negozi del quartiere di Musrara o alla Porta di Damasco, dove i prezzi sono più bassi e i prodotti molto freschi. Ci sono bancarelle con ogni sorta di frutta e verdura, prodotti essiccati, in scatola, per la pulizia, e qualsiasi altra cosa di cui possiate aver bisogno. Nella parte ovest, vado al Mercato di Mahane Yehuda, un po’ più caro ma meglio organizzato; anche qua le bancarelle e i prodotti sono infiniti. A volte invece mi piace comprare nei piccoli negozi nelle zone più religiose della città e interagire con le persone. La mia stagione preferita è quella della melagrana e del pompelmo e odio quando finisce il periodo degli spinaci.

Un consiglio per i visitatori Prendete il bus. Scaricatevi l’app Moovit, Waze o Maps.me e scoprite quelle parti della città che non avreste mai considerato di vedere. Un altro dei miei metodi per conoscere Gerusalemme è quello di scegliere un ristorante in un quartiere che non ho mai visto e intrattenere una conversazione con qualcuno che abita lì. Chiedete alle persone che vi sembrano diverse da voi come vivono questa città. 

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Israele
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