La Porta dell’Inferno esiste e si trova in Turkmenistan

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

A Darvaza, nell’arido Deserto del Karakum in Turkmenistan, la terra brucia. Lingue di fuoco lambiscono i dirupi come serafini stregati che cercano di fuggire da un cratere spalancato come le porte degli inferi. A volte capita che il mondo naturale offra uno spettacolo così surreale da far pensare a un fenomeno ultraterreno, e la Porta dell’Inferno è sicuramente uno di questi. 

la Porta dell’Inferno, in Turkmenistan ©Daniel Kreher/Getty Images
la Porta dell’Inferno, in Turkmenistan ©Daniel Kreher/Getty Images
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Ma la spiegazione è semplice. Si tratta di gas naturale che fuoriesce ininterrottamente attraverso le rocce di una caverna crollata. L’effetto è al tempo stesso spettacolare e minaccioso: immaginate una scena del videogame Doom trasferita nel mondo reale e avrete un’idea di che cosa aspettarvi. 

Sarebbe bello poter dire che questo era un antico sito venerato dagli sciamani locali, ma in realtà il cratere fu incendiato di proposito negli anni ’70 da ricercatori russi impegnati in perforazioni in cerca di petrolio. 
La speranza era che il fuoco consumasse nel giro di qualche settimana tutto il gas, ma dopo quattro decenni la Porta dell’Inferno è ancora in fiamme. Arrivare fin
qui non è facile: meglio optare per un tour organizzato anziché camminare per ore dalla statale accampandosi per la notte in questo luogo remoto e spettrale. 

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Campeggiare davanti alla Porta dell’Inferno è un’esperienza che vi ricorderete a lungo ©AlexelA/Shutterstock
Campeggiare davanti alla Porta dell’Inferno è un’esperienza che vi ricorderete a lungo ©AlexelA/Shutterstock

I migliori itinerari in Turkmenistan

3-4 giorni 

Poiché occorre quasi un giorno intero per coprire il tragitto su strada da Ashgabat a Darvaza, dovrete pernottare nei pressi del cratere, montando la tenda o sistemandovi nei letti spartani nelle chaikhana (locande) situate sulla statale vicino a Jerbent. In questo modo potrete anche vedere il cratere al tramonto e al buio, quando offre le immagini più spettacolari. Potrete poi proseguire il viaggio verso nord fino all’anonima Dashoguz, e da qui raggiungere Konye-Urgench, infinitamente più interessante con le sue strade sterrate costellate di mausolei di santi del XII secolo e di altre antiche vestigia che ricreano la suggestiva atmosfera della Via della Seta

7-10 giorni 

Se avete più di una settimana a disposizione, potrete inserire Darvaza in un itinerario più lungo attraverso il Turkmenistan. Iniziate trascorrendo due giorni ad Ashgabat: visitate i mercati di tappeti, i monumenti e
i musei e salite sulla funivia per ammirare la città dall’alto. Fate poi il tour a Darvaza, trascorrendo la notte in questo spettrale angolo desertico. Proseguite il viaggio via terra fino a Konye-Urgench per vedere le rovine della Via della Seta, dopodiché tornate indietro fino a Dashoguz per prendere un volo per Mary, da cui si accede all’antico sito archeologico greco e persiano di Merv. Concludete l’itinerario con il volo di ritorno ad Ashgabat. 

Ashgabat ©Cartela/Shutterstock
Ashgabat ©Cartela/Shutterstock
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Il viaggio

Come arrivare 

Il Turkmenistan si trova al di fuori delle consuete rotte aeree turistiche e l’Ashgabat International Airport, l’aeroporto della capitale, è quanto di più simile a un hub possieda il paese. Lufthansa e Turkmenistan Airlines operano collegamenti con l’Europa e alcune compagnie aeree minori servono la Russia, il Medio Oriente e Urumqi, in Cina. Da Ashgabat dovrete completare il viaggio via terra fino a Jerbent, la diroccata città nell’oasi che è il punto di partenza per raggiungere il cratere. 

Trasporti interni 

A causa della posizione remota nel deserto a nord di Jerbent, quasi tutti i viaggiatori optano per un tour organizzato con partenza da Ashgabat. Tuttavia, chi è interessato a un’avventura nel deserto può raggiungere Jerbent e il bivio per il cratere con uno degli autobus pubblici in servizio tra Ashgabat e Konye-Urgench o Dashoguz, che passano tutti da qui. Dall’uscita (non segnalata) dalla statale ci vogliono due ore di cammino tra le dune per arrivare a Darvaza; dovrete montare la tenda per la notte. 

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Guida di viaggio

Asia centrale

Quando andare

Il Turkmenistan ha un clima desertico, che può portare notti fredde in qualsiasi periodo dell’anno e temperature gelide in inverno. La primavera, da aprile a giugno,
e l’autunno,
da settembre
a novembre, offrono giornate piacevolmente calde e cieli limpidi, oltre
a temperature notturne sopportabili. Meglio evitare il caldo torrido della piena estate, come pure i freddi mesi da dicembre a febbraio. 

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