
Si ritiene che il Bhutan centrale sia stato il primo territorio del paese a essere abitato, come testimoniano gli insediamenti preistorici della valle di Ura (Bumthang) e della regione meridionale di Khyeng (dintorni di Zhemgang). In passato, queste e molte altre valli erano principati governati da sovrani indipendenti. Uno dei più importanti fu Sindhu Raja del Bumthang, un monarca indiano vissuto nell’VIII secolo convertito al buddhismo da Guru Rinpoche. Il Bumthang continuò a essere un regno a sé stante, governato da Jakar, fino all’epoca dello Zhabdrung Ngawang Namgyal nel XVII secolo.
Durante il governo del primo desi (sovrano secolare), Tenzin Drugyey, tutto il Bhutan orientale passò sotto il controllo del governo drukpa di Punakha. Chhogyel Mingyur Tenpa unificò il Bhutan orientale e centrale e lo suddivise in otto province chiamate Shachho Khorlo Tsegay. Successivamente ottenne la promozione alla carica di penlop (governatore) di Trongsa. Grazie alla posizione strategica del Trongsa Dzong, il penlop esercitò una grande influenza sull’intero paese. Fu proprio da Trongsa che Jigme Namgyal, padre del primo sovrano, salì al potere.
Il Bumthang mantenne la propria importanza politica durante il governo del primo e del secondo re, che avevano come residenza principale il palazzo di Wangdichholing a Jakar. Nella regione si trovano ancora diverse imponenti residenze reali e dimore di campagna, tra cui quelle di Kuenga Rabten, Eundu Chholing e Ogyen Chholing.