Il palazzo invernale del secondo re, Jigme Wangchuck, si trova 23 km (1 h) a sud di Trongsa. La strada di accesso oltrepassa il Takse Goemba (dopo 17 km), diverse imponenti cascate e la vasta distesa di fertili terrazze coltivate a riso nella parte bassa della valle del Mangde Chhu. Si tratta di una piacevole escursione da effettare in mezza giornata o poco più da Trongsa e potrebbe costituire anche una bella gita in bicicletta, ma dovrete organizzarvi in modo da farvi prelevare a Kuenga Rabten. Non c’è molto traffico e la strada da Trongsa è tutta in discesa.

Il palazzo è sotto la tutela della National Commission for Cultural Affairs (NCCA) per cui vi si può accedere anche senza uno speciale permesso. In questo edificio a forma di U, il primo piano era utilizzato per immagazzinare i viveri, il secondo serviva da residenza della servitù e dei militari, e il terzo ospitava le stanze reali e la cappella privata del re. Una parte del terzo piano è stata trasformata in una biblioteca, dove attualmente sono conservati vari volumi appartenenti alla Biblioteca Nazionale. Tra gli appartamenti del re e quelli della regina c’è il Sangye Lhakhang, con statue di Sakyamuni Buddha, dello Zhabdrung e di Guru Rinpoche.

A 15 minuti di cammino dall’edificio, risalendo la collina, c’è il Convento di Karma Drubdey, che attualmente è in fase di ampliamento grazie all’opera delle sue laboriose anim (monache buddhiste).

Scendendo lungo la valle per altri 25 km incontrerete l’Eundu Chholing, il palazzo d’inverno del primo sovrano, Ugyen Wangchuck. Dal Kuenga Rabten la strada scende con ampie curve oltrepassando il villaggio di Refey fino al fiume e all’accampamento di Yourmu, e 2 km dopo c’è un bivio con una strada sterrata che conduce al palazzo. L’edificio appartiene al dasho (nobile) locale, ma è custodito dallo dzongpen (signore dello dzong) e i turisti lo possono visitare. Al secondo piano, nel goenkhang (cappella dedicata alle divinità protettrici; accessibile esclusivamente agli uomini) c’è un chorten molto venerato di Pema Lingpa, nonché un’interessante collezione di armi e un grazioso drangyen (liuto). Nella cappella all’ingresso sono conservati alcuni stupendi dipinti murali che raffigurano i leggendari regni di Zangto Pelri e Sukhavati.

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