
Lasciando la costa e spingendosi verso l’entroterra vedrete diradarsi le folle di turisti e i complessi alberghieri e inizierete a immergervi in un paesaggio rurale incontaminato, con borghi medievali situati sulla sommità delle colline, pinete, fertili vallate e alture coperte di vigneti. Da queste parti la vita scorre a un ritmo molto più lento e scandito non dalle esigenze dei turisti ma dalle stagioni della vendemmia, della ricerca dei tartufi, della raccolta degli asparagi selvatici e della cura degli uliveti. Le fattorie di questa zona stanno cominciando ad attrezzarsi per accogliere i visitatori desiderosi di vivere un’esperienza di viaggio più autentica, rustiche taverne situate nel bel mezzo del nulla cucinano prelibatezze da gustare senza fretta e i migliori produttori di vino della Croazia offrono degustazioni nelle loro cantine. Villaggi sperduti appollaiati sulla sommità delle colline che fino a qualche anno fa sembravano irrimediabilmente condannati all’abbandono hanno iniziato a richiamare non solo artisti e artigiani, ma anche stranieri benestanti. Molti paragonano l’entroterra dell’Istria alla Toscana e l’influenza italiana appare molto evidente, anche se si tratta di una regione a sé, un mondo a parte, unico e quanto mai affascinante.
Per esplorare l’entroterra istriano occorre disporre di un’automobile, dal momento che i collegamenti ferroviari e gli autobus non sono molto frequenti. Il bello è che ‒ per quanto ci si spinga verso l’interno ‒ non ci si allontana mai troppo dal mare.