
La Guantánamo cubana è una fantastica terra increspata dal- la montagne e benedetta da una vegetazione rigogliosa; per l’atmosfera che vi si respira è lontana anni luce dall’America moderna, ma questo non impedisce ai più di associarla alla base navale statunitense della Baia di Guantánamo, tuttora in attività sebbene ridimensionata. Lontano dalla base, le valli isolate e i microclimi di queste coste selvagge (aride al sud, lussureggianti al nord) rappresentano la Cuba più misteriosa ed esoterica. Qui scoprirete sottogeneri musicali primitivi, riti religiosi afrocubani semisconosciuti e gli echi lontani della cultura taíno delle origini, probabilmente spazzata via dagli spagnoli secoli fa o, almeno, così verrebbe da pensare.
Benché duramente colpita dall’uragano Matthew nell’ottobre del 2016, Baracoa e i suoi dintorni rurali costituiscono la maggiore attrattiva dell’isola, seguiti a ruota dal Parque Nacional Alejandro de Humboldt caratterizzato da una vibrante natura endemica quasi incontaminata. Più a ovest, la città di Guantánamo, perennemente trascurata dalla maggior parte dei viaggiatori, rappresenta la Cuba che di rado viene toccata dal turismo.