
Selvaggio e solitario, questo tratto di costa incanta i visitatori in un continuo alternarsi di dune di sabbia, oasi verdi in mezzo al deserto, villaggi di pescatori dimenticati dal tempo, antichi geoglifi e spazi aperti e incontaminati dove dare libero sfogo all’immaginazione.
È un territorio arido e desolato, stretto tra le Ande e il mare, dove la vita sboccia solo nelle fertili valli fluviali che producono vino e frutta, offrendo al viaggiatore un effimero sollievo dall’inesorabile susseguirsi di paesaggi bruni e spogli.
L’avventura segue quasi sempre un percorso collaudato che comincia con il rafting a Lunahuaná, prosegue con l’osservazione naturalistica alle Islas Ballestas e il sandboarding a Huacachina e si conclude nei dintorni di Nazca per vedere le misteriose linee tracciate sulla tela vuota del deserto. Allontanandosi dall’itinerario del Gringo Trail, però, si possono scoprire onde da surfare, pittoreschi villaggi agricoli e l’energia pulsante della cultura locale.