Gironzolando lungo le stradine sterrate di Bagamoyo, o fermandosi al porto a osservare i dhow che vengono caricati di merci, si torna indietro nel tempo, intorno alla metà del XIX secolo. Allora la cittadina era uno dei principali insediamenti lungo la costa orientale dell’Africa, il capolinea della rotta carovaniera che collegava il Lago Tanganica con il mare. Vi giungevano schiavi, avorio, copra e sale, che venivano poi caricati sulle navi in partenza per Zanzibar e altre destinazioni.Qui iniziarono e conclusero i loro viaggi numerosi esploratori europei, tra cui Richard Burton, Henry Morton Stanley e David Livingstone. Nel 1868 i missionari francesi fondarono a Bagamoyo il Freedom Village, un rifugio destinato ad accogliere gli schiavi riscattati, e fino alla fine del secolo la cittadina costituì un’importante stazione di sosta per i missionari che da Zanzibar erano diretti verso l’interno del paese.

Dal 1887 al 1891 Bagamoyo fu la capitale dell’Africa orientale tedesca, mentre nel 1888 si trovò al centro della rivolta di Abushiri, la prima importante insurrezione contro il governo coloniale. Nel 1891, la capitale fu trasferita a Dar es Salaam e Bagamoyo cadde in un lento e inesorabile declino, dal quale non si è ancora ripresa. L’atmosfera tranquilla, la sua lunga storia e il fascino serafico ne fanno una gradevole meta per un’escursione di un giorno o di un weekend da Dar es Salaam. All’estremità sud-orientale della cittadina troverete alcune spiagge in cui durante l’alta marea è possibile nuotare.

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