Quest’antico centro di origine romana, poi possedimento dei Manfredi e dello Stato della Chiesa, ha interessanti musei e piacevoli spazi urbani, ma soprattutto una personalità davvero spiccata: dalla metà del Cinquecento, infatti, quando i maestri locali elaborarono un innovativo rivestimento per la terracotta, Faenza divenne una delle capitali mondiali della lavorazione della ceramica, che caratterizza a tutt’oggi l’identità culturale del borgo. Soprattutto per tale ragione, la seconda città della provincia rappresenta un delizioso diversivo a mosaici e spiagge.

Faenza, cosa vedere in città

Palazzo Milzetti a Faenza è uno dei poli museali principali della città nonché un edificio storico di pregio: ospita infatti il Museo Nazionale dell’età neoclassica in Romagna). Insieme al Duomo di Faenza e alla Torre di Oriolo è uno dei punti della cartina da segnare in una visita - anche breve - della città. La mappa di Faenza si snoda anche nella visita dei suoi edifici religiosi, in cui brilla la chiesa di San Francesco: Faenza associa a questo luogo una storia antichissima, in arrivo dal 1200, epoca in cui l’ordine francescano si insediò da queste parti.

Le bellezze di Villa Rotonda a Faenza

Cosa c’è da vedere a Faenza? Senz’altro Villa Rotonda, che si trova in via Castel Raniero ed è uno dei più fulgidi esempi di villa nobile nel circondario. La sua forma è probabilmente l’elemento cardine che attrae il visitatore: impossibile resistere al suo fascino, in uno dei tour alla scoperta di Faenza e dintorni.

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