"Azzurro’è il significato del nome Azraq in arabo e in effetti una volta questa città sorgeva sulle sponde di un lago scintillante e di una vastissima area paludosa famosa in tutta l’area mediorientale. Questa magica oasi offriva ospitalità a diverse specie animali nel mezzo del desolato Deserto Orientale e rappresentava una sorta di faro per i pellegrini e le carovane che si spostavano lungo le rotte commerciali tra Baghdad e Gerusalemme. Ma poi avvenne la catastrofe: le paludi furono quasi completamente prosciugate per supplire alle sempre crescenti esigenze idriche della capitale, determinando la fine delle fortune della città e degli insediamenti rurali circostanti.Ciò non significa che non valga la pena di visitare Azraq, che si è reinventata come punto di sosta per i camion che viaggiano sulla Strada del Deserto Orientale tra Amman e Baghdad, e per i convogli provenienti dall’Arabia Saudita. Ad Azraq si respira quindi la tipica atmosfera delle città di frontiera. I guidatori che fanno ingresso in questo strategico crocevia sono reduci da epici viaggi via terra, che spesso hanno compiuto affrontando non solo strade terribilmente noiose ma anche il rischio di essere aggrediti. Se vi capiterà di prendere un tè in compagnia di uno di questi guerrieri della strada in uno dei ristoranti o delle officine meccaniche presenti lungo le vie di Azraq, il viaggio che avete compiuto giungendo da Amman vi apparirà improvvisamente molto breve.La città confina con uno dei più interessanti castelli del deserto, Qasr al-Azraq, e offre le uniche strutture ricettive dell’intera zona. Nelle vicinanze ci sono anche la Riserva delle Paludi di Azraq e la Riserva Naturale di Shaumari, che tutelano quello che resta del prezioso patrimonio naturalistico di Azraq.