
Le 7000 isole che formano l’arcipelago delle Filippine sono l’angolo più dimenticato del Sud-est asiatico. Lontano dal principale itinerario dei viaggi via terra, e con la recente storia di leggi marziali e di corruzione endemica, il paese deve lottare per avere tanti turisti quanti quelli che visitano gli stati vicini. Nel 2000, un centro di ricerca di Bruxelles ha dichiarato che le Filippine sono, al mondo, il paese maggiormente incline ai disastri, fra tifoni, terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, smaltimento di rifiuti, operazioni militari contro rivoluzionari musulmani e vari altri problemi che devono affrontare turisti e indigeni. L’instabilità politica continua a rallentare lo sviluppo del paese. Nel luglio del 2001, l’ex presidente Estrada è stato messo sotto processo con l’accusa di guadagni illeciti. Nel frattempo, il nuovo presidente Gloria Macapagal-Arroyo sta lottando per far rinascere il paese e stabilire delle credenziali politiche. Nonostante queste difficoltà, gran parte dell’arcipelago gode di una situazione tranquilla, stabile e relativamente sicura. Le Filippine amano definirsi il luogo in cui ’l’Asia sorride’ e gli abitanti locali in genere sono estremamente cordiali e disponibili. A ciò si aggiunga che i mezzi di trasporto sono convenienti, si mangia bene, ci sono molte possibilità d’alloggio e l’inglese è parlato quasi dappertutto.