La piccola cittadina di Soni manca delle infrastrutture presenti a Lushoto, ma costituisce un bel cambiamento rispetto al solito ritmo quotidiano, soprattutto se avete intenzione di fermarvi qualche giorno tra le Usambara Mountains. La località è nota per la vicina vetta di Kwa Mungu, a circa 30 minuti di cammino, e per le piccole cascate Soni che si possono vedere sulla sinistra risalendo la strada che arriva da Mombo. Soni è anche il punto di partenza di magnifiche escursioni, come il trekking di due o tre giorni fino alla Mazumbai Forest Reserve e alla città di Bumbuli, o la camminata di tre-cinque ore andata e ritorno fino alla missione benedettina di Sakharani che sorge tra i pini e vende vino di produzione locale. Esiste anche un incantevole itinerario, più lungo, che dalla Maweni Farm sale alla Gare Mission e prosegue poi per Lushoto. L’area nei dintorni di Gare (una delle prime missioni sorte nella zona) è stata in passato oggetto di un programma di riforestazione nell’ambito di un progetto di controllo dell’erosione del suolo; oggi è interessante osservare il contrasto con le aree limitrofe, prive di alberi e dunque maggiormente segnate dai danni al territorio. Dopo aver visitato Gare, dalla strada per Lushoto fate una deviazione per visitare il villaggio di Kwai, dove è in atto un progetto di produzione di vasi che coinvolge le donne del posto. In passato, Kwai è stata un avamposto dei progetti di studio scientifico del terreno e di controllo dell’erosione del suolo. Le guide per le escursioni in partenza da Soni possono essere ingaggiate presso la Maweni Farm o a Lushoto.

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