Parque Nacional San Lorenzo
Il Parque Nacional San Lorenzo (www.sanlorenzo.org.pa), situato in mezzo alle rovine della fortezza coloniale spagnola di Fuerte San Lorenzo, è un’area protetta di 9653 ettari che ospita ben 12 ecosistemi, fra cui boschi di mangrovie, paludi, foreste semidecidue e umide foreste pluviali. In passato, nell’area aveva sede la base militare americana di Fuerte Sherman, ma dopo la sua chiusura, nel 1999, la fauna endemica si è lentamente riappropriata del territorio; il futuro della riserva protetta resta invece incerto.
La riserva di San Lorenzo fa parte del Corridoio Biologico Mesoamericano ed è rinomata tra i biologi della conservazione e gli operatori ecoturistici perché protegge e promuove la migrazione delle specie animali fra i continenti. Per la popolazione locale, invece, è solo terra inutilizzata, e tutti, dai bracconieri ai taglialegna fino ai contadini che bruciano la vegetazione per far posto alle coltivazioni, hanno già cominciato a invaderne il territorio.
Fortunatamente la scelta di promuovere la conservazione e il turismo alla fine potrebbe avere la meglio, grazie anche, paradossalmente, alle enormi quantità di proiettili inesplosi (UXO) abbandonate nella zona dei militari americani. Per decenni la giungla attorno a Fuerte Sherman è stata usata per addestrare gli artiglieri e nelle tecniche di sopravvivenza, ma quando nel 1999 gli americani hanno dovuto lasciare frettolosamente il Panamá non c’è stato il tempo di bonificare la zona.
Oggi la maggior parte dei viaggiatori si limita a visitare le rovine del Fuerte San Lorenzo, ma la giungla offre numerose altre opportunità di esplorazione. Le foreste secondarie dell’area protetta sono piene di uccelli e ci sono moltissimi sentieri di montagna, cascate e laghetti da scoprire.