All’estremità più occidentale della Snæfells-nes, la strada n. 574 taglia a sud, mentre una minuscola pista piena di dossi si dirige verso ovest attraversando un’antica distesa lavica fino alla punta della Penisola di Öndverðarnes. Mentre la strada si snoda lungo scogliere di lava color carbone, si passa da Skarðsvík, una spiaggia idilliaca di sabbia dorata lambita da acque blu, che ricordano il Mar dei Caraibi. Negli anni ’60 qui venne scoperta la tomba di un vichingo ed è facile capire perché egli abbia scelto come ultima dimora questo posto magnifico e selvaggio in una zona per il resto deserta.

Dopo Skarðsvík il sentiero si fa ancora più accidentato, benché rimanga percorribile con un mezzo a due ruote motrici. Seguite la deviazione sulla sinistra e, passando in mezzo a frastagliati campi di lava, raggiungerete l’imponente cratere vulcanico di Vatnsborg, se non preferirete proseguire fino alle spettacolari Scogliere di Svörtuloft frequentate da moltissimi uccelli, alla fine della strada. Un sentiero dissestato corre parallelo al mare e collega i due bassi fari della zona. Per raggiungere l’estremità della penisola, andate a destra (a nord) finché non raggiungete il faro di colore giallo; proseguendo a piedi per 200 m dal parcheggio vicino al faro arriverete a Fálkí, un pozzo in pietra abbandonato che un tempo era l’unica fonte di approvvigionamento d’acqua della zona.

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