Grande, separata dal resto del paese e con un metronomo impostato su un ritmo lento tutto suo, La Isla è diversa dal resto dell’arcipelago cubano, storicamente e culturalmente. Qui non sono mai esistite le piantagioni di canna da zucchero e di tabacco e fino alla rivoluzione castrista l’isola subì più delle altre regioni cubane l’influenza americana. Eclettiche comunità di residenti, con radici alle isole Cayman, in America e in Giappone, hanno anche partorito uno stile musicale particolare, un sottogenere del son cubano noto come sucu sucu. Oggi l’isola, privata degli studenti stranieri che un tempo frequentavano le sue scuole, è un posto sonnacchioso e rilassato. Le opportunità che garantisce di percorrere sentieri non battuti attireranno avventurieri desiderosi di evasione dal noto e pronti a fare il contrario di quello che fanno di solito i turisti.