Kurjey Lhakhang
Questo grande, importante e molto attivo complesso di templi deve il proprio nome all’impronta (jey) del corpo (kur) di Guru Rinpoche, custodita in una grotta all’interno del più antico dei tre templi facenti parte del complesso. Il sito si trova in fondo a una strada asfaltata, a 2 km e mezzo da Chakhar Lhakhang.
Il primo dei tre templi, il Guru Lhakhang, è il più antico e fu costruito nel 1652 a Mingyur Tenpa quando questi era penlop di Trongsa. Sotto il suo cornicione sporge un leone bianco sovrastato dalla figura di un jachung (chiamato anche garuda), simbolo della famosa lotta tra Guru Rinpoche (raffigurato come garuda) e il demone locale, Shelging Kharpo (il leone bianco).
All’ingresso del piano inferiore del Sangay Lhakhang si passa strisciando lungo un piccolo cunicolo scavato nella roccia; i bhutanesi credono che strisciare attraverso uno stretto passaggio permetta di lasciarsi i peccati alle spalle. Dietro i tre Buddha si apre un passaggio segreto che un tempo - si dice - conducesse a Tharpaling.
Il santuario al piano superiore è il più importante del complesso. Lungo la parete orientale si trovano ordinatamente allineate un migliaio di statuette di Guru Rinpoche, a cui si aggiungono statue più grandi che raffigurano lo stesso Guru Rinpoche, Pema Lingpa e Drolma (Tara). La statua principale del santuario è ancora una volta quella del guru, al cui fianco sono le sue otto manifestazioni e otto chorten. Dietro questa statua è nascosta la grotta della meditazione, in cui egli lasciò l’impronta del proprio corpo. La parete in fondo è decorata con dipinti che ritraggono il guru, le sue manifestazioni, i suoi 25 discepoli e vari altri personaggi a lui legati. Il grande cipresso che sorge dietro il lhakhang sarebbe l’albero sviluppatosi dal bastone da passeggio del guru.
Ugyen Wangchuck, primo re del Bhutan, fece erigere il secondo tempio, il Sampa Lhundrup Lhakhang, nel 1900, quando era ancora penlop di Trongsa. Sul portico d’ingresso si trovano dipinti raffiguranti i guardiani dei quattro punti cardinali e varie divinità locali che Guru Rinpoche convertì al buddhismo. La figura bianca e spettrale che si vede in groppa al cavallo bianco in alto a destra rappresenta Shelging Kharpo; qui si trovano anche i protettori locali Yakdu Nagpo (su uno yak nero) e Kyebu Lungten (su un cavallo rosso). All’interno del tempio è custodita un’imponente statua di Guru Rinpoche, alta 10 m e fiancheggiata ancora una volta dalle sue otto manifestazioni. Una scultura più piccola del guru è rivolta verso l’ingresso.
Il terzo edificio del complesso venne fatto costruire nel 1984 da Ashi Kesang Wang-chuck, la regina madre del terzo re, sotto la guida di Dilgo Khyentse Rinpoche. A lei si deve anche la pavimentazione in pietra del cortile antistante i tre templi e la costruzione delle mura e dei 108 chorten dislocati intorno al complesso. Nel portico davanti al tempio è visibile una grande Ruota della Vita. Sul fondo è riprodotto un uomo che attende di essere giudicato, con pietre bianche e nere che rappresentano le sue buone e cattive azioni. Sulla parete opposta si può ammirare un bel mandala mistico a forma di spirale. L’interno è caratterizzato da pitture murali che illustrano le varie regole monastiche, tra cui i rigidi codici di abbigliamento.
A breve distanza, a sud del complesso del Kurjey Lhakhang, sorge lo Zangto Pelri Lhakhang, con elaborate decorazioni e una rappresentazione tridimensionale di gusto un po’kitsch del paradiso di Guru Rinpoche e una pittura muraria di Ashi Wangchuk che si gode la vita nel paradiso occidentale chiamato Dewachen. Al piano terra è visibile un incantevole chorten portatile chiamato tashi gomang.
A cinque minuti di cammino risalendo la collina, vicino all’ingresso, si incontra il Kurjey Drupchhu, una sorgente sacra dove i monaci vanno a fare il bucato.
Nel mese di giugno in questo luogo si tiene lo tsechu di Kurjey, una festa assai popolare nel corso della quale una danza in maschera rievoca la sconfitta subita da Guru Rinpoche per mano di Shelging Kharpo. Il Guru Tshengye Thondrol, un grande thangka che rappresenta le otto manifestazioni di Guru Rinpoche, viene dispiegato il mattino presto e precede il momento in cui i monaci di Trongsa iniziano a danzare.
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