Ortahisar
Quando i cartografi della Cappadocia si riunirono per la prima volta, probabilmente decisero di non includere nelle carte turistiche il villaggio agricolo di Ortahisar. Conosciuto per il merlato castello da cui ha preso il nome, Ortahisar è infatti l’emblema della cittadina placida e sonnolenta, dove uomini dal volto scavato stanno svogliatamente appoggiati ai muri delle case addossate alla roccia e lavorano nei magazzini di agrumi, ricavati in grotte sotterranee. Le strade acciottolate che girano attorno alla gola sono orlate da splendide rovine in pietra ormai consunte e il silenzio della sera è rotto solo dal verso dei galletti e dai guaiti dei cani. Ma il cambiamento è nell’aria. Sono quindi sorti alcuni hotel accessibili e altri di lusso per ospitare i turisti desiderosi di scoprire l’antica Cappadocia e l’incantevole bellezza arcadica di Ortahisar.
Per informazioni rivolgetevi al negozio di antiquariato di "Ali il Pazzo" (vicino al castello). Il loquace poeta Ali, che parla un po" di inglese, francese e tedesco, vi racconterà che il soprannome gli è stato conferito in seguito al suo viaggio sulla luna a bordo di un carro trainato da buoi, e può darvi indicazioni sulle passeggiate che si possono compiere nelle valli circostanti.
C’è un unico bancomat nella piazza principale mentre per controllare la posta elettronica potete andare da Antiknet (Huseyin Galif Efendi Caddesi; 1 l’ora; 8-24)sulla strada principale tra la piazza e l’ufficio postale.