Mtwara
Mtwara, la città principale della Tanzania sud-orientale, si estende disordinatamente su una superficie piuttosto vasta. Dopo la seconda guerra mondiale i britannici diedero un forte impulso al suo sviluppo nell’ambito dell’East African Groundnut Scheme, un programma (rivelatosi fallimentare) finalizzato a fare fronte alla scarsità di olio vegetale nel dopoguerra. Vennero messi a punto ambiziosi progetti che avrebbero dovuto trasformare Mtwara, allora un remoto villaggio di pescatori, in una città di circa 200.000 abitanti. Furono costruiti un aeroporto internazionale e il primo porto della Tanzania con fondali profondi, e l’amministrazione coloniale fu trasferita qui da Lindi. I lavori erano però appena terminati quando il Groundnut Scheme fallì, a causa di problemi di pianificazione e condizioni climatiche avverse, e ogni progetto venne abbandonato. Nel corso dei decenni successivi il porto di Mtwara continuò a svolgere un ruolo importante nella regione come canale di esportazione per gli anacardi, il sisal e altri prodotti, ma lo sviluppo della città si arrestò, e per anni Mtwara non fu che una specie di cattedrale nel deserto.
Da qualche anno, sull’onda del rinnovato interesse per il potenziale turistico della Tanzania sud-orientale, Mtwara sta vivendo una sorta di rinascita. Pur non possedendo il fascino storico della vicina Mikindani e di altre località della costa, offre infrastrutture turistiche di qualità discreta, facile accesso e atmosfera rilassata, e inoltre è un comodo punto di ingresso o di uscita tra la Tanzania e il Mozambico.
L’area urbana di Mtwara comprende approssimativamente una zona di banche e uffici a nord-ovest, vicino a Uhuru Rd e Aga Khan St, e il mercato e la fermata degli autobus, situati circa 1,5 km a sud-est. La principale via nord-sud è Tanu Rd. Nell’estrema zona nord-occidentale, sul mare, a 30-40 minuti di cammino dalla fermata degli autobus, c’è il quartiere di Shangani, dove si trova una piccola spiaggia. Nell’estremo angolo sud-orientale, subito dopo il mercato, sono situate invece le animate zone di Majengo e Chikon’gola.