In origine, Lindi faceva parte del territorio del sultano di Zanzibar ed era il punto di arrivo delle carovane di schiavi provenienti dal Lake Nyasa, il capoluogo regionale della colonia e la città principale della Tanzania sud-orientale. L’abolizione della tratta degli schiavi e l’acquisita importanza di Mtwara come snodo dei commerci fece scivolare Lindi in un lento declino, dal quale non si è ancora ripresa. Soltanto all’inizio del XX secolo la città visse un breve periodo di riscatto, quando nelle sue vicinanze vennero scoperte alcune ossa di dinosauro.

Oggi Lindi è una località animata e piacevole, dove è molto gradevole trascorrere una giornata per immergersi nello stile di vita che si conduce sulla costa. Nel suo piccolo porto dei dhow c’è un intenso viavai di imbarcazioni, e lungo le sue vie polverose si possono ammirare porte intagliate e rovine fatiscenti, mentre il tempio hindu e i mercati indiani testimoniano un passato di ricchi commerci con l’Oriente.

La principale attività economica locale è la produzione del sale, come lasciano intuire le saline a lato della strada che entra in città. A Kikwetu, vicino alla pista dì atterraggio, c’è anche una piantagione di sisal. La barriera corallina che da Lindi si estende verso sud fino alla Sudi Bay è popolata da una grande varietà di specie marine, tanto che si sta progettando di dichiararla area protetta.

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