Dodoma
L’arida città di Dodoma sorge in posizione isolata (e non proprio splendida) nel centro geografico del paese, a circa 1100 m di altitudine. Sebbene si trovasse lungo la vecchia strada carovaniera che collegava il Lago Tanganica e l’Africa centrale con il mare, e nonostante la costruzione della linea ferroviaria Central Line all’inizio del XX secolo, Dodoma rimase poco più di un grande villaggio fino al 1973, quando divenne la capitale ufficiale della Tanzania e sede del Chama Cha Mapinduzi (CCM), il partito alla guida del governo.
Secondo il progetto originario, l’intero governo si sarebbe dovuto trasferire a Dodoma verso la metà degli anni ’80, e la città, secondo le stime, avrebbe dovuto ospitare oltre 300.000 abitanti, dislocati in piccole comunità indipendenti create sul modello del villaggio ujamaa (fondato sulla solidarietà familiare) ideato da Nyerere. Questi progetti si rivelarono irrealizzabili per una serie di ragioni e vennero quindi abbandonati. Oggi, anche se l’assemblea legislativa si riunisce a Dodoma (il che spiega la periodica invasione di fuoristrada nelle vie cittadine), Dar es Salaam resta indiscutibilmente il centro politico ed economico del paese.
Anche se negli anni si è registrata una certa crescita, la grandiosa pianificazione urbanistica e l’imponente architettura di molte chiese ed edifici pubblici sono in netto contrasto con il ritmo lento della vita quotidiana, e Dodoma dà l’impressione di essere una città vestita di abiti splendidi ma troppo abbondanti per la sua taglia reale.
Data la presenza di molti edifici governativi, siate prudenti nello scattare fotografie.