Da tempo al centro delle leggende locali, queste grotte (ingresso Tsh3000) di calcare costituiscono uno dei sistemi sotterranei più estesi dell’Africa orientale, nonché la meta di un’affascinante escursione per chiunque nutra interesse per la speleologia. Oggi sono la dimora di migliaia di pipistrelli, ma un tempo si riteneva che fossero abitate dagli spiriti e ancora ai giorni nostri sono considerate un luogo di culto e vi si svolgono riti religiosi. In passato si pensava anche che le grotte si estendessero per 200 km o più e si dice che durante gli anni ’50 siano state utilizzate dai mau mau kenioti per sfuggire agli inglesi. Sebbene una spedizione esplorativa compiuta nel 1994 abbia accertato un chilometraggio molto minore - la più ampia delle grotte esaminate risultava di soli 900 m - la convinzione che le cavità si spingano fino a Mombasa è ancora diffusa.

La visita è limitata a una piccola parte del dedalo di grotte, peraltro molto interessante una volta superato il deposito di spazzatura davanti all’ingresso. Ricordate di portare con voi una torcia e di indossare scarpe chiuse per evitare di imbrattarvi i piedi con gli escrementi dei pipistrelli.

L’ingresso alle grotte si trova circa 8 km a nord-ovest di Tanga, a poca distanza dalla strada che collega la città a Mombasa. Altrimenti si può prendere un dalla-dalla in direzione del villaggio di Amboni e scendere alla deviazione situata nelle vicinanze dell’ufficio forestale. Da questo punto si devono percorrere a piedi circa 2,5 km per raggiungere il villaggio di Kiomoni: le grotte si trovano a ovest di quest’ultimo lungo il Mkulumuzi River. Le guide si possono ingaggiare sul posto o presso l’ufficio turistico di Tanga.

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