Con i suoi alberghi di lusso, le ville turrite e lo sfarzoso casinò, Estoril si autodefiniva in passato la Costa Azzurra portoghese. L’alta società veniva per fare bagni nell’oceano, passeggiare nei giardini all’inglese orlati da palme e sperperare le proprie fortune. La città conserva ancora un’atmosfera di aristocratica decadenza, ma i giorni di splendore fanno ormai parte del passato. Oggi Estoril non ha molto da offrire al visitatore, tranne la spiaggia e il casinò, e chi si ferma per la notte potrebbe rimpiangere di non aver scelto come base la più vivace Cascais.
Fu proprio a Estoril che Ian Fleming ebbe l’ispirazione per il suo primo romanzo, Casino Royale, mentre inseguiva la spia iugoslava Dusko Popov che faceva il doppio gioco nel casinò della città. Negli anni della seconda guerra mondiale, Estoril si riempì di esuli e spie (tra cui Graham Greene, l’altro celebre scrittore e agente segreto inglese).
La stazione degli autobus e quella ferroviaria sono entrambe a pochi passi dalla spiaggia, lungo Avenida Marginal, di fronte all’ombroso Jardim do Estoril. Il casinò è all’estremità settentrionale del parco.
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