Risalendo il fiume da Peso da Régua, si incontrano vigneti terrazzati che ricoprono le pendici delle colline e quintas imbiancate a calce appollaiate in alto sopra il Douro. Lo spettacolare paesaggio è frutto di 2000 anni di produzione vinicola. Benché i villaggi siano piccoli e i monumenti pochi e lontani tra loro, la zona merita anche solo per il viaggio necessario a raggiungerla (suggestivo sia in auto, sia in treno sia in barca), con ampi panorami che si aprono dietro ogni curva. Il fascino di questi luoghi non è passato inosservato, tanto che nel 2001 l’UNESCO ha dichiarato l’intera regione vinicola dell’Alto Douro Patrimonio dell’Umanità.
Più a est, verso la Spagna, la terra è più arida e il paesaggio scolpito cede il passo a un terreno più aspro. Nonostante l’aridità - e il caldo torrido in estate - la terra intorno a Vila Nova de Foz Côa produce comunque buone uve ed eccellenti olive e noci.
Molte quintas dedicate alla produzione del porto e di vini da tavola offrono sistemazioni rustiche, anche se durante la vindima (vendemmia), tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, le camere scarseggiano.
Ci sono treni giornalieri da Porto, con cambio a Régua, fino a Pinhão, Tua e Pocinho. Chi viaggia con un mezzo proprio può prendere la N222 che costeggia il fiume da Régua a Pinhão, da cui le strade si inerpicano dentro e fuori la valle.