Situato sul versante sud-occidentale della Península de Azuero, questo parco di 326 kmq protegge le sorgenti dei fiumi Tonosí, Portobelo e Pavo, oltre a 30 specie vegetali endemiche e rare specie faunistiche come il timido parrocchetto di Azuero. Il parco nazionale include inoltre l’ultimo tratto di foresta pluviale di questa grande penisola, che fa parte di una delle regioni più compromesse dall’attività agricola del Panamá. Sebbene il parco sia stato istituito nel 1984, gran parte della foresta era già stata abbattuta in precedenza, e purtroppo ci vorrà ancora molto tempo prima che inizi a sembrare un vero parco.

Non ci sono possibilità di alloggio per i viaggiatori né all’interno del parco né nelle sue vicinanze; inoltre, i sentieri non sono ben tracciati. In breve, finché il parco non sarà reso più accessibile e non saranno creati servizi per i turisti, le visite rimarranno appannaggio dei viaggiatori più intrepidi, desiderosi di apprezzare una vera oasi di pace incontaminata.

Per arrivarci è necessario un fuoristrada; in alternativa si può prendere un’imbarcazione e percorrere l’ultimo tratto a cavallo. Per ricevere informazioni aggiornate sulle modalità di accesso all’isola è indispensabile chiamare l’ufficio ANAM (994-7313) di Las Tablas.

Se siete interessati a un’escursione di birdwatching rivolgetevi a Tanager Tourism (6667-6447, 6676-0220; www.tanagertourism.com; escursioni guidate per 2 persone US$75); le tariffe includono il trasporto e il vitto.

Un’altra modalità per raggiungere il parco è attraverso una strada che si snoda lungo l’estremità occidentale della Península de Azuero. Tuttavia, anche con un fuoristrada (e nella stagione secca) si riesce ad arrivare solo fino a Restigue, un villaggio a sud di Arenas, ai margini del parco.

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