Una volta atterrati, Kathmandu è per molti un’esperienza strabiliante: un vero e proprio caleidoscopio di immagini, suoni e odori. Su un risciò nel traffico tra i vicoli della città vecchia, davanti alla meraviglia dei templi medievali o tra l’insistenza dei procacciatori di clienti nel quartiere di Thamel frequentato dai backpacker, la capitale può risultare al contempo inebriante, sorprendente ed estenuante. Il terremoto del 2015 ha distrutto diversi dei templi in Durbar Sq, sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ma molte zone ne sono uscite indenni. Passeggiando senza meta fra le stradine secondarie della città, il suo patrimonio culturale e artistico senza tempo si rivela con templi nascosti ricoperti di tageti, cortili zeppi di riso e peperoncini appesi a essiccare, e minuscoli laboratori. Eternamente affascinante e talvolta esasperante, Kathmandu vi terrà occupati per una settimana, ma non dimenticate di esplorare il ‘vero Nepal’ lontano dalle comodità.