I templi megalitici di Ħaġar Qim ("pietre che stanno in piedi") e Mnajdra sono i siti preistorici più suggestivi e meglio conservati di Malta, con una posizione impareggiabile in cima alle scogliere che si affacciano sul mare verso l’isoletta di Filfa. Si ritiene che siano stati progettati in modo da essere allineati con gli spostamenti solari. Vale la pena di prendere parte a una visita guidata, soprattutto nei periodi intorno al solstizio d’estate (21 giugno) e a quello d’inverno (21 dicembre), quando, in occasione del presunto allineamento con il sole, Heritage Malta organizza escursioni dedicate all’evento (€15 per persona; prenotate con largo anticipo).
Sopra i templi sono stati tesi tendoni per ripararli dagli agenti atmosferici. Sul posto c’è anche un utile centro visitatori, con una bella mostra interattiva che aiuta a capire come e perché siano state costruite queste strutture, mentre alcuni sentieri segnati che si snodano nei dintorni offrono anche splendide vedute sul mare.
Il tempio di Ħaġar Qim è il primo che si incontra dopo il centro visitatori. La facciata, dal caratteristico ingresso trilite, è stata restaurata e dà un’idea di come doveva apparire in origine, quando i templi erano dotati di tetto, probabilmente con volte di pietra a secco, crollate ormai molto tempo fa.
Prima di entrare, date un’occhiata dietro l’angolo sulla destra, dove vedrete il megalite più grande di tutta la struttura, con un peso di oltre 20 tonnellate. Il tempio è formato da una serie di camere ovali collegate tra loro, ma senza una disposizione uniforme, e differisce dagli altri templi maltesi per la mancanza di una precisa pianta trilobata. Nella prima camera sulla sinistra si trova un piccolo altare decorato con motivi floreali, mentre nel secondo ci altri altari a piedistallo. Le statuette delle "donne grasse" e la cosiddetta Venere di Malta, rinvenute in questo sito, sono oggi esposte al National Museum of Archaeology di Valletta.
Mnajdra, situato circa 700 m a valle di Ħaġar Qim, presenta una struttura più complessa. Ci sono tre templi l’uno di fianco all’altro, tutti con pianta a trifoglio, ma ognuno orientato in modo diverso. Il più antico è quello piccolo a destra, rivolto verso sud-ovest e l’isola di Filfla. Il tempio al centro, disposto in direzione sud-est, è il più recente. Sono tutti di epoca compresa fra il 3600 e il 3000 a.C.
Qualcuno sostiene che il tempio rivolto a sud presenti diversi e significativi allineamenti solari. All’alba del solstizio d’inverno un fascio di luce illumina l’altare a destra del portale interno, mentre all’alba del solstizio d’estate la luce del sole che entra dalla finestra in fondo all’abside sinistra colpisce l’altare a mensa situato nella camera posteriore sinistra. Nell’abside di destra si trova una camera separata, accessibile da una porticina alla cui sinistra si apre una "bocca dell’oracolo". Non è noto quale fosse la sua funzione.
Sopra la scogliera a sud-est di Mnajdra si ergono una torre di vedetta originaria del XVII secolo e un monumento in memoria di Sir Walter Congreve (governatore di Malta dal 1924 al 1927), le cui spoglie furono consegnate al mare proprio da questo punto. Al largo della costa, a circa 5 km, è chiaramente visibile la piccola isola disabitata di Filfla. Dopo essere stata usata come bersaglio per le esercitazioni delle forze armate britanniche, nel 1970 fu dichiarata riserva naturale. Oggi ospita importanti colonie di uccelli marini nidificanti, tra cui circa 10.000 coppie di procellarie, ma anche una specie unica di lucertola. È vietato approdare sull’isola.
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