Nere e quasi minacciose, le 15 isolette Vestmannaeyjar disegnano un profilo inconfondibile al largo della costa meridionale. Le isole hanno avuto origine da vulcani sottomarini circa 11.000 anni fa, tranne la tetra Surtsey, il contributo più recente a questo arcipelago, che è sorta dalle onde nel 1963. Surtsey è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008, ma il suo ruolo di particolare rilievo nella ricerca scientifica rende impossibile visitarla.

Heimaey è l’unica isola che ospita una comunità di residenti. La piccola cittadina e il porto riparato si trovano in mezzo a spettacolari klettur (scarpate) e due vulcani dall’aria inquietante, il rosso Eldfell e il conico Helgafell. Heimaey è famosa per due motivi: i dieci milioni di pulcinella di mare che vi accorrono per riprodursi, e il Þjóðhátíð, il più grande festival all’aperto di tutta l’Islanda, che si tiene nel mese di agosto.

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