Drekagil
Il nome della gola di Drekagil, 35 km a sud-ovest dell’Herðubreið, significa "burrone del drago" e deriva dalla forma delle particolari strutture rocciose che lo sovrastano. Il canyon dietro i due rifugi Dreki (campo base dell’Askja; metà giu 853 2541; www.ffa.is; N 65°02.503", O 16°35.690"; piazzole/letti in camerata per persona Ikr1100/5000)della Ferðafélag ricorda più i paesaggi dell’Arizona o dei Sinai, se non fose per i venti gelidi e le temperature polari che certo non si addicono a un paesaggio desertico.
I rifugi Dreki sono la base ideale per chi desidera dedicare un giorno o due all’esplorazione della zona. Dal maestoso burrone di Drekagil si può effettuare non solo una facile passeggiata fino a una cascata spettacolare, ma anche percorrere a piedi i 9 km del sentiero che porta all’Askja. Esiste anche un sentiero segnato che porta al rifugio di Bræðrafell. I due rifugi Dreki possono ospitare un totale di 60 persone e sono dotati di docce, cucina, e centro informativo; nei mesi estivi c’è un custode. È consentito anche il campeggio (probabilmente noterete la schiera di tende bianche montate per un’associazione di escursionismo locale), ma i venti e il freddo possono diventare davvero intollerabili.
Dal parcheggio dell’Askja ogni giorno alle 13 da metà luglio a metà agosto partono trekking guidati di un’ora e mezzo.
In prossimità del Dreki la pista Gæsavatnaleið (F910) devia dalla Öskjuleið per attraversare distese tutt’altro che rassicuranti e collegarsi con la pista Sprengisandur a Nýidalur, a circa 125 km di distanza.
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