Strano a dirsi, ma la fredda, ventosa e desolatissima caldera dell’Askja è la destinazione principale di tutte le escursioni organizzate in questa regione dell’interno. Per quanto terribilmente inospitale, quest’immensa caldera di 50 kmq è in effetti assolutamente imperdibile. È difficile immaginare quali forze sconosciute abbiano potuto crearla.

Il cataclisma che ha dato origine alla caldera dell’Askja (e al cratere Víti) è avvenuto in tempi relativamente recenti, nel 1875, quando il vulcano eruttò 2 km cubi di tefrite causando alterazioni all’ecosistema persino della lontana Europa continentale: le ceneri di quest’eruzione avvelenarono grandi quantità di bestiame nell’Islanda del nord, dando il via a una massiccia ondata di emigrazioni verso l’America. Ciò che spaventa di più è il pensiero che fenomeni così catastrofici potrebbero ripetersi in qualsiasi momento.

In seguito all’eruzione iniziale si verificò il crollo di una camera magmatica che coinvolse un’area di 11 kmq, fino a 300 m sotto l’orlo del cratere originario. La nuova depressione si riempì in seguito d’acqua e divenne il lago color blu zaffiro di Öskjuvatn, che con i suoi 220 m è il più profondo di tutta l’Islanda.

Lo specchio d’acqua divenne teatro di una scomparsa misteriosa nel 1907, quando i ricercatori tedeschi Max Rudloff e Walther von Knebel si avventurarono sul lago con una barca a remi e scomparvero misteriosamente: i loro corpi non furono mai ritrovati. C’è chi sostiene che il lago abbia particolari caratteristiche morfologiche, che vi si formino strane correnti o vortici; ma a spiegare la morte dei due uomini forse bastano la barchetta malferma e l’acqua gelida del lago. Sul bordo della caldera noterete un cumulo di pietre e un monumento alla loro memoria.

Durante l’eruzione del 1875 una bocca particolarmente attiva nei pressi dell’angolo nord-orientale del lago esplose e formò il cratere di tefrite Víti, che contiene ancora acqua geotermale. Sebbene l’acqua sia un po’fredda per una nuotata del tutto rilassante (le temperature oscillano tra i 22°C e i 30°C), un bagno in questa piscina color turchese è un’esperienza da non perdere nel contesto di una qualsiasi escursione all’Askja. Il sentiero che scende al lago è scivoloso ma non così ripido come sembra.

Askja: organizza il viaggio

Askja: informazioni utili

Valuta

ISK - Corona islandese

Askja: articoli e consigli

Askja: guide di viaggio