Collegata a Hellnar sia dalla strada principale sia da un imperdibile sentiero escursionistico costiero, questo villaggio di villette estive è annidato tra le acque tumultuose dell’Atlantico e i pilastri contorti di un vicino campo di lava. Un monumento eretto di recente rende omaggio a Jules Verne con un pannello informativo in legno e un comico cartello segnaletico che riporta le distanze tra le maggiori città del mondo passando attraverso il centro della terra. Un secondo monumento, dalle vaghe sembianze di troll, è dedicato a Bárður, lo spirito guardiano della regione.

Arnarstapi è il posto migliore da cui organizzare un’ascesa al ghiacciaio. Le escursioni in motoslitta sono gestite da Snjófell (435 6783; www.snjofell.is). Durante l’estate un giro sul gatto delle nevi costa Ikr8500 per persona (minimo sei persone); altrimenti potete optare per un’uscita in motoslitta a Ikr21.900 per persona, o in skidoo monoposto (minimo due persone) a Ikr25.500. Le escursioni si effettuano da metà aprile fino all’inizio di settembre, con partenza ogni due ore fino a mezzanotte; durano circa un’ora e mezza.

L’escursione parte al margine del nevaio, perciò dovrete percorrere l’accidentata pista n. F570 per arrivare alla sommità. Le condizioni stradali sono molto variabili, quindi è meglio chiedere dettagli all’agenzia Snjófell quando pagate la gita. Potete anche contrattare il trasporto in minivan (Ikr2000 per persona) fino alla sommità se non disponete di un vostro mezzo e se le strade non sono percorribili. Tenete presente che dovete sempre raggiungere la sommità dal versante sud, ovvero da Arnarstapi. Il tratto settentrionale della pista F570 (vicino a Ólafsvík) è spesso chiuso e non è adatto ai mezzi a due ruote motrici (v. qui per informazioni fondamentali sullo stato delle piste F).

Salendo in auto da Arnarstapi passerete da Stapafell (526 m), che pare sia una dimora del "popolo nascosto": sulla roccia noterete alcune casette colorate in miniatura, costruite appositamente per loro. Ancora più avanti si passa accanto a un cratere crollato, che ha dato origine a una serie di strane grotte laviche a circa 1,5 km dalla strada principale. La più grande di queste è Sönghellir ("grotta del canto"), piena di graffiti del XVIII secolo e che si dice riecheggi del canto degli gnomi. Portatevi una torcia oppure utilizzate il flash della macchina fotografica per leggere i vari commenti dei passanti, e.. non vergognatevi di cantare la vostra canzone preferita!

Snjófell offre anche una sistemazione e un pasto caldo alla Ferðaþjónustan Snjófell (435 6783; www.snjofell.is, www.hringhotels.is; piazzole per tenda Ikr1500, doppie €85; metà apr-metà set) ad Arnarstapi. I viaggiatori possono piantare la tenda nello spiazzo erboso esterno (purtroppo niente docce), oppure sistemare il sacco a pelo nella guesthouse prefabbricata. Il menu del ristorante dal tetto di torba (pasti da Ikr1200 a Ikr4200) contempla un delizioso assortimento di pesce fresco acquistato al porto in fondo alla strada.

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