Nel 31 a.C., Ottaviano, che sarebbe in seguito diventato imperatore con il titolo di Augusto, sconfisse Marco Antonio e Cleopatra nella famosa battaglia navale di Azio (l’odierna Áktion) e, per celebrare il suo trionfo, fece costruire Nikópoli (Città della Vittoria; 26820 41336; interi/bambini €2/gratuito; 8.30-15). A partire dal V e VI secolo d.C. la città fu più volte saccheggiata dai barbari; poi venne ricostruita dall’imperatore bizantino Giustiniano, ma un’altra incursione, questa volta da parte dei bulgari nell’XI secolo, ne segnò definitivamente il declino.

Non molto è rimasto delle originarie mura romane, mentre le mura bizantine e un teatro si presentano in condizioni migliori. Il sito conserva anche i resti di un Tempio di Ares, un Tempio di Poseidone, un acquedotto, terme e teatro romani. Si tratta di un sito archeologico vastissimo, che si estende ai due lati della strada tra Préveza e Árta, e vi fermano gli autobus che percorrono la strada fra queste due località. Al momento delle nostre ricerche, il sito era chiuso per consentire ulteriori lavori di scavo e ricostruzione; informatevi sul posto.

Sul sito ha sede anche un Museo Archeologico (26820 41336; interi/bambini €4/gratuito; 8.30-15) che espone alcuni oggetti antichi, mentre altri reperti sono in mostra nel Museo Archeologico di Ioánnina.

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