Umm al-Jimal Giordania

Si conosce relativamente poco della città in rovina di Umm al-Jimal (Madre dei Cammelli; ingresso libero; ore di luce), soprannominata dagli archeologi "la gemma nera del deserto". Situata a est di Mafraq, Umm al-Jimal è un vasto insediamento rurale in pietra lavica nato ai margini di una serie di colate vulcaniche di basalto che rivestono i fianchi del Jebel Druze, da cui fu ricavato il materiale da costruzione.Umm al-Jimal non può certo vantare gli eleganti templi, le vie colonnate e i maestosi anfiteatri che si ammirano a Jerash, dato che le sue vestigia sono formate in buona parte da semplici dimore. Tuttavia, nel sito è ancora possibile vedere più di 150 edifici (fino a tre piani d’altezza), tra cui 128 case e 15 chiese, che forniscono complessivamente un affascinante quadro della vita di un centro di secondaria importanza ai tempi dei romani, dei bizantini e dei primi califfati islamici. A differenza di altri siti archeologici della regione, Umm al-Jimal fu raramente saccheggiata o devastata, conservando in gran parte il suo assetto originale.Scrisse il celebre archeologo americano Howard Crosby Butler: "Là nel lontano deserto tra la foschia c’è una città abbandonata tutta di basalto, che si erge nera e ostile dal grigio dell’ondulata pianura". Ed effettivamente Umm al-Jimal è uno dei luoghi più suggestivi della regione, e l’opportunità di arrampicarsi sugli enormi blocchi di basalto scaldati dal cocente sole del deserto non va persa.