La frastagliata Sierra del Escambray, con i suoi 90 km di lunghezza, è la seconda catena montuosa più grande di Cuba, compresa fra tre province: Sancti Spíritus, Cienfuegos e Villa Clara. Non è particolarmente elevata (il punto più alto, Pico de San Juan, misura appena 1156 m), ma i suoi versanti sono ricchi di vegetazione e sorprendentemente isolati. Alla fine del 1958 Che Guevara si accampò su queste colline durante il viaggio verso Santa Clara e, meno di tre anni prima, i gruppi controrivoluzionari appoggiati dalla CIA condussero proprio da questo stesso punto strategico la loro campagna per stanare gli avversari.
Sebbene non sia formalmente un parco nazionale, Topes è comunque un territorio soggetto a una rigida tutela. Nel suo complesso il parco, esteso su 200 kmq, ne comprende altri quattro minori - il Parque Altiplano, il Parque Codina, il Parque Guanayara e il Parque el Cubano - con in più una quinta entità, El Nicho, nella provincia di Cienfuegos, sempre amministrata dal Gaviota.
Il parco prende il nome dal centro abitato più grande della zona, una brutta località termale fondata nel 1937 dal dittatore Fulgencio Batista per curare la moglie malata, per la quale fece costruire un pittoresco cottage rustico. Lo sviluppo urbanistico si sviluppò poi verso valle con la costruzione dello squallido sanatorio per i malati di tubercolosi (oggi un hotel-benessere), iniziato alla fine degli anni ’30 ma aperto solo nel 1954.
Topes de Collantes offre due alberghi aperti agli stranieri, ma anche ottime possibilità di escursioni a piedi, con e senza guida. I boschi, fitti come una giungla, presentano piante rampicanti, licheni, muschi, felci e vistose epifite, e sembrano un enorme laboratorio di biologia all’aperto.
L’ufficio informazioni della Carpeta Central (8-17), vicino alla meridiana situata alle porte del complesso che ospita gli hotel, è il posto più adatto per procurarsi cartine, guide e informazioni sui sentieri.
