Casablanca, dalla parte opposta del porto rispetto ad Habana Vieja e all’ombra della fortezza La Cabaña, è un piccolo paese circondato dalla città. È dominato da una statua di Cristo (Estatua de Cristo), in marmo bianco, scolpita nel 1958 da Jilma Madera. Pare fosse stata promessa al presidente Batista da sua moglie, dopo che il dittatore sostenuto dagli Stati Uniti scampò a un attentato all’interno del palazzo presidenziale, nel marzo 1957; ironia della sorte, fu mostrata al pubblico la prima volta nel giorno di Natale del 1958, una settimana prima della fuga del dittatore dal paese. Appena scesi dal traghetto per Casablanca, seguite la strada in collina per circa 10 minuti, fino a raggiungere la statua. Il panorama da qui è stupendo, e questo è uno dei punti preferiti dalla gente del posto, che vi si raduna la sera. Dietro la statua si trova l’Observatorio Nacional (chiuso al pubblico).
I traghetti passeggeri per Casablanca partono dal Muelle Luz, all’incrocio tra San Pedro e Santa Clara, ad Habana Vieja, a intervalli di circa quindici minuti (CUC$0,25). Le biciclette sono ben accette. La stazione ferroviaria di Casablanca, accanto al molo dei traghetti, è il capolinea occidentale dell’unica ferrovia elettrica di Cuba. Fu costruita nel 1917 dalla Hershey Chocolate Company della Pennsylvania per raggiungere Matanzas. Partono tuttora tre treni al giorno diretti a Matanzas (alle 4.45, alle 12.21 e alle 16.35). La linea effettua fermate a Guanabacoa (CUC$0,75, 25 km), Hershey (CUC$1,40, 46 km), Jibacoa (CUC$1,65, 54 km) e Canasí (CUC$1,95, 65 km) oltre che in decine di stazioncine minori, per finire a Matanzas (CUC$2,80, 90 km). Se avete poco tempo a disposizione, questa linea non fa per voi; di solito i treni partono da Casablanca in orario, ma lungo il tragitto riescono ad accumulare anche un’ora di ritardo. Le biciclette non vengono accettate, almeno ufficialmente. È un itinerario panoramico di quattro ore (se siete fortunati); i biglietti si acquistano facilmente alla stazione.
