Vukovar
Gli stranieri che visitano oggi Vukovar troveranno difficile immaginare l’aspetto che aveva prima della guerra. Deliziosa cittadina sulle sponde del Danubio, Vukovar affonda le sue radici nel X secolo e vantava una serie di eleganti edifici barocchi, musei e gallerie d’arte. Tutto cambiò con l’assedio del 1991, che distrusse l’economia, la cultura, le infrastrutture e l’armonia civile della città.
Da quando nel 1998 Vukovar è tornata sotto il controllo croato, i lavori di ricostruzione hanno fatto passi da gigante. Il centro si è arricchito di edifici nuovi di zecca, ma ovunque i palazzi diroccati e le facciate distrutte ricordano il recente passato di violenza. Lungo la strada per Ilok, l’ex serbatoio idrico si erge a testimonianza dei danni subiti dalla città.
Più complesso è il ripristino di un senso di convivenza civile. I serbi e i croati vivono infatti in universi paralleli e ostili, frequentando contesti sociali ben distinti e separati sono anche le scuole e i bar dove la gente va a bere il caffè. Sebbene diverse organizzazioni internazionali si stiano impegnando per favorire un clima di tolleranza e una convivenza pacifica, il perdono è un gesto molto difficile per chi ha perduto i propri cari e tutti i suoi beni.
Come prevedibile, molte attrattive di Vukovar sono collegate alla guerra e la loro visita esercita su tutti un forte impatto emotivo.