Questa riserva di 260 kmq comprende milioni di magnifiche mangrovie che, aggrappate a numerose isole alluvionali (alcune non più grandi di una casa), proteggono il litorale dall’erosione, offrono un luogo di vitale importanza per la riproduzione e la nutrizione di pesci, gamberi e crostacei e costituiscono l’habitat ideale per una miriade di uccelli. La zona, che fa parte del Koh Kong Conservation Corridor, assume un valore ecologico ancora più importante in considerazione del fatto che altre foreste simili in Thailandia sono state distrutte in nome di una visione poco lungimirante dello sviluppo economico.

Per conoscere meglio il delicato ecosistema delle mangrovie - e capire come le loro radici possano contrastare uno tsunami - percorrete il sentiero tra le mangrovie, una passeggiata in cemento che si snoda per 600 m al di sopra della superficie dell’acqua fino a una torre di osservazione alta 15 m. Con un po’di fortuna potreste imbattervi in qualche scimmia saltellante golosa di bevande frizzanti. L’inizio del sentiero (ជម្រកសត្វព្រៃបឹងក្រយ៉ាក នៅព្រាមក្រសោម; ingresso 5000r; 6.30-18) si trova presso l’ingresso della riserva, circa 5,5 km a sud-est del centro città. La corsa di andata e ritorno da Krong Koh Kong in moto/remork costa US$5/10.

Purtroppo, l’apertura di un nuovo resort ha comportato la costruzione di 30 bungalow su palafitta in mezzo alle mangrovie, vicino all’ingresso della riserva. La struttura, tutta in legno e cemento, stona decisamente con il magnifico paesaggio in cui è immersa e non era ancora pienamente operativa all’epoca della stesura di questa guida.

Se volete evitare di vedere questo obbrobrio potete noleggiare un’imbarcazione a motore per girare nella riserva. Vicino alla torre di osservazione si possono trovare barche in legno (US$10 l’ora), ma per addentrarsi nell’area protetta è preferibile prendere parte a un’escursione in barca da Krong Koh Kong.

Con un’escursione organizzata avrete l’opportunità di visitare alcuni villaggi di pescatori i cui abitanti catturano i pesci con trappole lunghe e sottili e li tengono in vita fino al giorno del mercato ponendoli in reti che, appese a telai di legno galleggianti, restano parzialmente immerse nell’acqua. Su alcune isole più remote troverete piccole spiagge isolate dove potrete scendere a terra e godervi il sole con la sola compagnia di impavidi paguri.

Gran parte del territorio di Peam Krasaop rientra nel prestigioso elenco delle zone umide di importanza internazionale stilato dalla convenzione di Ramsar, in Iran, nel 1971 (www.ramsar.org). Gli habitat e le aree di pesca della zona sono gravemente minacciati dalla massiccia estrazione di sabbia destinata a Singapore.

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