Arcipelago di Koh Sdach
Di fronte alla punta sud-occidentale del Parco Nazionale di Botum Sakor si trova questo modesto arcipelago di 12 isolette, in gran parte disabitate. Scegliendo come base di appoggio una delle due isole attrezzate per accogliere turisti - Koh Sdach (Isola del Re) e Koh Totang - potrete dedicare uno o due giorni all’esplorazione delle altre isole, alcune delle quali offrono spiagge completamente isolate e buone opportunità di snorkelling. Quasi tutti i tour delle isole hanno come destinazione Koh Ampil, un gruppo di tre minuscoli isolotti disposti intorno a una lingua di sabbia, e le lunghe spiagge di sabbia bianca situate su entrambi i lati di Koh Smach.
L’unico villaggio di un certo rilievo si trova a Koh Sdach, che si raggiunge in soli 10 minuti con un motoscafo fuoribordo dal punto sulla terraferma in cui termina la nuova strada statale a quattro corsie. Questa strada rende infinitamente più semplice l’accesso all’arcipelago, ma dal momento che fa parte di un progetto di sviluppo turistico su scala molto ampia, rischia di cambiare per sempre il volto della costa sud-occidentale di Botum Sakor, un tempo rinomata per le sue spiagge incontaminate racchiuse da ampi tratti di foresta vergine.
Per fortuna le isole sembrano in gran parte escluse da questo progetto, e i resort già esistenti sono abbastanza distanti dalla terraferma da non essere disturbati dal rumore dei lavori in corso, che restano però almeno parzialmente visibili. A Koh Sdach la corrente elettrica viene erogata 24 ore su 24.
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