
Tango Goemba e Cheri Goemba
L’escursione al Tango Goemba e/o al Tango Cheri, che si trovano all’inizio della valle, è splendida. Tenete presente però che nelle vicinanze non c’è altro, perciò dovrete attrezzarvi con una bottiglia d’acqua e il pranzo al sacco.
Dal Pangri Zampa, addentrandosi nella valle, la strada attraversa il Wang Chhu in una località chiamata Begana, nei pressi di un grande petroglifo dorato che raffigura Guru Rinpoche su una roccia, e poi continua lungo la sponda orientale del fiume. Superato il ponte vedrete le immagini "autogeneratesi" sulla roccia che rappresentano un pesce e una mangusta. Individuerete subito gli edifici bianchi del Cheri Goemba sulla collina in lontananza.
Alcuni chilometri oltre Begana, a 12 km da Thimphu, troverete una strada che si dirige a destra e che, dopo una breve salita, sbuca in un parcheggio. Da qui si prosegue a piedi fino al Tango Goemba: seguendo il sentiero più breve e più ripido (280 m di dislivello) si arriva in 30 minuti, mentre seguendo la strada più lunga, ma meno ripida, si impiega il doppio. Questo goemba fu fondato nel XII secolo da Lama Gyalwa Lhanampa, ma l’edificio attuale risale al XV secolo e fu realizzato dal Folle Divino, Lama Drukpa Kunley. Nel 1616 Zhabdrung Ngawang Namgyal visitò il Tango Goemba e meditò in una vicina grotta. Il goemba venne presentato allo Zhabdrung da un lama discendente di Lama Drukpa Kunley e lo Zhabdrung stesso scolpì per questo monastero una statua di Chenresig in legno di sandalo. Grazie ai legami con lo Zhabdrung, il Tango è un luogo molto frequentato in occasione della ricorrenza della sua morte, conosciuta come Zhabdrung Kuchoe, nel mese di aprile o maggio.
La pittoresca torre di tre piani e diversi degli edifici circostanti furono realizzati nel XVIII secolo per volontà dell’ottavo desi, Druk Rabgye. Nel XIX secolo il Zhabdrung Jigme Chhogyel vi aggiunse il tetto dorato. Il Tango viene attualmente utilizzato come università di studi buddhisti per i monaci ed è la residenza di un importante giovane trulku (reincarnazione del lama), Gyalse Rinpoche, considerato la settima reincarnazione del quarto desi, Gyalse Tenzin Rabgye (il fondatore del Taktshang Goemba).
Ci sono varie cappelle da visitare, tra cui, al terzo piano, le zimchung (stanze) del quarto desi, dove potrete ricevere una benedizione dal suo bastone da passeggio. Il Tango (traducibile con "testa di cavallo") prende nome dalla forma naturale dell’affioramento roccioso. Lasciando il sito scendendo lungo il sentiero più breve, potrete visitare la grotta dove lo Zhabdrung (Tandin Ney) si fermò a meditare, abbarbicata su questo affioramento.
Poco dopo la svolta per il Tango Goemba, la strada finisce nei pressi di Dodina (alt. 2600 m) e all’altezza dell’ingresso del Wangchuk National Park. Da qui, con una camminata di circa 45 minuti, si arriva al Cheri Goemba (Cheri Dorji Dhen), il primo monastero del Bhutan. Il sentiero inizialmente attraversa un grazioso ponte coperto sul Wang Chhu (un bel posto per un picnic) e poi sale rapidamente fino al monastero, dove in genere si possono avvistare mansuete capre di montagna. Lo Zhabdrung Ngawang Namgyal fece costruire questo goemba nel 1620 e vi istituì il primo corpo monastico. All’interno del goemba superiore, in un chorten d’argento riccamente decorato, sono conservate le ceneri del padre dello Zhabdrung, dopo che il corpo fu trafugato dal Tibet.
Il goenkhang che si trova accanto ospita le due divinità protettrici di Cheri e Tango. Da qui occorre affrontare una ripida salita (i pellegrini la percorrono senza fermarsi) per arrivare al Demon-Subjugating Monastery, un monastero costruito su uno sperone roccioso nel sito in cui lo Zhabdrung riuscì a sopraffare i demoni locali.
Cheri è ancora un luogo importante per i ritiri di meditazione, con una trentina di monaci che si fermano qui per i canonici tre anni, tre mesi e tre giorni.
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