Drametse è il monastero più grande e importante del Bhutan orientale. Si raggiunge percorrendo una strada sterrata di 18 km (circa un’ora di viaggio) che si dirama dalla strada principale e raggiunge quota 1350 m; in caso di pioggia avrete bisogno di un veicolo a trazione integrale.

A Drametse vivono circa 90 monaci e gomchen (monaci nyingma laici o sposati). Il monastero fu fondato nel 1511 dalla nipote (secondo alcuni figlia) di Pema Lingpa, Ani Chhoeten Zangmo, in un luogo che essa chiamò Drametse, che significa "la vetta dove non ci sono nemici".

Il monastero è conosciuto per la danza dei tamburi Nga Cham, che viene messa in scena in numerosi tsechu e che nel 2005 è stata dichiarata dall’UNESCO capolavoro della tradizione orale e Patrimonio Inalienabile dell’Umanità.

Nella cappella principale, a destra di un Guru Rinpoche posto al centro, è visibile il chorten d’oro di Chhoeten Zangmo accanto a una statua di Pema Lingpa che fu creata da lui stesso in sogno (e quindi è un’immagine allo specchio). Una scatola di forma allungata contiene un thondrol (immagine religiosa dipinta o ricamata) raffigurante Pema Lingpa, che viene srotolato all’alba del quindicesimo giorno del decimo mese lunare (novembre) nel corso di una festa annuale che dura tre giorni. Un thondrol è un grande thangka che assicura la liberazione (drol) a chi lo osserva (la vista del thondrol è chiamata thon).

Il piano intermedio ospita cappelle dedicate ai protettori Palden Lhamo (Sri Devi) e Tamdrin (Hayagriva), detto "dal collo taurino". La sovrastante Goenkhang Chenmo (Cappella del Grande Protettore) è colma di armi, oltre a custodire una lince impagliata, una volpe volante morta (che sembra essere stata gonfiata con una pompa), un fucile d’assalto e le immagini delle tre divinità protettrici locali, Pekar, Drametse e Tsong Tsoma. Fate un’offerta e sarete benedetti con un filo sacro, fatevi benedire con il phurba (pugnale rituale) e poi lanciate i dadi per farvi leggere alcuni versi da un antico libro divinatorio. L’adiacente Tseringma Lhakhang custodisce immagini della divinità della longevità, nonché cinque rappresentazioni del protettore himalyano Tseringma, ognuna a cavallo di un differente animale mitologico. Per finire, il Kanjur Lhakhang custodisce un contenitore di reliquie sacre, tra cui i cimbali usati in tutti gli tsechu passati.

Questa è una terra adatta alla coltivazione dei tuberi, e in autunno si possono vedere enormi mucchi di patate in attesa di essere caricati sui camion che le porteranno ai mercati, da dove partiranno per essere vendute in India e Bangladesh.

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