Da Gom Kora a Trashi Yangtse
A 2 km da Gom Kora si trova il placido centro abitato di Duksum (860 m), punto di partenza della strada che raggiunge molti grandi villaggi situati più in alto nella valle. Un paio di negozi (provate il Dondup Tsongkhag) vendono abiti a disegni colorati e cinture tessute dalle donne del luogo utilizzando telai tenuti in tensione da una fascia posta dietro la schiena. Il ponte di ferro di Duksum, che si riteneva essere l’ultimo ancora esistente fra quelli costruiti da Thangtong Gyalpo, è stato travolto dalla piena nel 2004, ma alcuni cavi metallici sono stati recuperati e riutilizzati nella ricostruzione del ponte di Tamchhog Lhakhang, mentre altri sono esposti a Gom Kora.
La strada svolta in direzione nord-ovest e segue la valle del Kulong Chhu verso Trashi Yangtse. Il ramo orientale del fiume proviene dall’Arunachal Pradesh, in India, ed è noto con il nome di Dawung Chhu. Sul corso superiore del Kulong Chhu è in costruzione una diga.
Salendo in alto sopra il Kulong Chhu, la strada oltrepassa a Zangpozor l’incrocio con una strada asfaltata. I viaggiatori più intrepidi potranno percorrere questa strada per 9 km salendo fino alle mura in rovina dello Tshenkarla Dzong, fatto costruire nella prima metà del IX secolo dal principe Tsangma, primogenito del re tibetano Trisong Detsen. Il principe si stabilì nel Bhutan orientale dopo essere stato bandito dal Tibet. L’antico nome della cittadina è Rangthang Woong. Le rovine giacciono in un campo di citronella selvatica posto immediatamente sopra la scuola. Un po’più avanti si trova il nuovo, incantevole Zangto Pelri Lhakhang, un bel posto per un picnic da cui la vista spazia fino all’Arunachal Pradesh.
Tornati sulla strada principale, a mano a mano che la valle diventa più ripida e meno adatta alle coltivazioni, le abitazioni si fanno più rare. In fondo alla valle si cominciano a intravedere le vette innevate. Dopo aver costeggiato una parete di roccia vedrete un imponente edificio situato su un promontorio dove un corso d’acqua secondario, il Dongdi Chhu, si getta nella vallata. Questo è il Trashi Yangtse Dzong originale, fatto costruire da Pema Lingpa lungo l’antica via commerciale; oggi ospita la locale comunità di monaci (circa 300). All’interno del dratshang (collegio monastico) si trova una scenografica sala delle assemblee e un utse in cui è custodita la reliquia più preziosa dello dzong, una statua di Chenresig giunta in volo fin qui da Ralung, in Tibet. Per raggiungere lo dzong occorre salire per 1 km e mezzo lungo una strada secondaria, oltre un magnifico ponte a sbalzo tradizionale. Qui terminava la vecchia rotta commerciale proveniente dal Bumthang, e qui termina anche il suo equivalente moderno, il trekking di otto giorni del Rodang La.
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