Innanzitutto una precisazione: nonostante il paesaggio fantascientifico, nessuna scena della serie cinematografica Guerre Stellari è stata mai girata nei dintorni di Soğanlı, né in nessun altro luogo della Turchia. Ma non si disperino i fan di Chewbecca, poiché avranno comunque ampi motivi per spingersi fino al minuscolo villaggio 36 km a sud di Mustafapaşa, per esempio un ordinato complesso di chiese rupestri nascoste in due spettacolari e isolate valli. Un pomeriggio trascorso a esplorare le pendici delle sue pareti a picco potrebbe ispirarvi una completa riscrittura della celebre sceneggiatura.

Per raggiungere Soğanlı, deviate dalla strada principale che collega Mustafapaşa a Yeşilhisar e percorrete 4 km fino al villaggio. Acquistate i biglietti d’ingresso per visitare le chiese (interi/bambini 5/gratuito; 8-20.30, fino alle 17 in inverno)vicino al Kapadokya Restaurant. Nella piazza del villaggio, le donne del posto vendono le bambole che, a quanto pare, hanno reso famosa Soğanlı.

Le valli di Aşağı Soğanlı e Yukarı Soğanlı che in epoca romana ospitarono alcune necropoli e in epoca bizantina comunità monastiche (come quelle di Göreme e Zelve), custodiscono antiche chiese rupestri .

La maggior parte delle chiese più interessanti sono nella valle a destra (a nord) e si possono facilmente visitare a piedi nel giro di un paio d’ore. Tutte sono segnalate, ma fate attenzione perché molte possono essere pericolanti.

Arrivando dalla strada principale, circa 800 m prima della biglietteria, si incontrano le indicazioni per la Tokalı Kilise (chiesa della fibbia), sulla destra, raggiunta da una ripida rampa di gradini consunti; e per la Gök Kilise (chiesa del cielo), a sinistra, oltre il fondovalle. La Gök Kilise presenta due navate gemelle separate da colonne e con absidi alle rispettive estremità. Il doppio fregio raffigurante effigi di santi è piuttosto compromesso.

La prima chiesa a destra dopo la biglietteria, la Karabaş (cappello nero), è una delle più interessanti, ampiamente decorata con affreschi raffiguranti la vita di Cristo, l’arcangelo Gabriele e varie figure di santi. Il piccione rappresentato in una delle pitture riflette l’importanza che i monaci attribuivano a questi volatili, per i quali costruivano apposite piccionaie scavate nella roccia.

Proseguendo lungo la valle a destra si giunge alla Yılanlı Kilise (chiesa di san Giorgio o chiesa del serpente), i cui affreschi sono stati ricoperti con uno strato di vernice nera probabilmente nel tentativo di conservarli. Una delle camere presenta un’apertura nel soffitto circondata da roccia annerita, prova del fatto che al suo interno venivano accesi fuochi.

All’altezza della Yılanlı Kilise, girate a sinistra, attraversate il fondovalle e salite lungo il pendio opposto per raggiungere la Kubbeli Kilisesi (chiesa con la cupola) e la Saklı Kilisesi (chiesa nascosta). La Kubbeli Kilise è insolita in quanto presenta una cupola orientaleggiante scavata nella roccia, mentre la seconda annidata sul fianco della collina, di fatto rimane nascosta alla vista fino all’ultimo momento.

Nella valle sinistra, raggiungibile dal villaggio, si vede prima la Geyikli Kilise (chiesa del cervo), dove è ancora chiaramente distinguibile il refettorio dei monaci. La Tahtalı Kilise (chiesa di santa Barbara), 200 m più avanti, presenta motivi decorativi bizantini e selgiuchidi ben conservati.

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