Harran è considerata uno dei più antichi insediamenti al mondo abitati senza interruzioni fino ai nostri giorni. È citata nel Libro della Genesi e il suo più famoso abitante, Abramo, ci visse per alcuni anni intorno al 1900 a.C. Alcune testimonianze architettoniche, come i resti delle mura, le rovine della fortezza e le case ad alveare, conferiscono alla città un’atmosfera fortemente suggestiva e rievocano un’epoca molto antica. L’economia locale, tradizionalmente basata sull’agricoltura e il contrabbando, ha conosciuto una svolta radicale in seguito alla realizzazione della diga di Atatürk, perché dove un tempo si estendeva il deserto oggi si coltiva il cotone.

In teoria arrivando ad Harran si dovrebbe pagare un biglietto d’ingresso (5) presso il chiosco vicino al parcheggio. Se qualcuno tentasse di farvi pagare questo biglietto al castello, insistete affinché vi venga rilasciato quello ufficiale. Se avrete a che fare con gli sfacciati bambini del posto... in bocca al lupo: a volte possono essere piuttosto fastidiosi. Per comprendere la storia di Harran, vale la pena di avvalersi dell’accompagnamento di una guida che parla inglese (circa 15).

Tenete a mente che nei weekend ci sono molti turisti turchi, quindi per assaporare al meglio la sonnolenta atmosfera di Harran conviene venire in un giorno feriale.

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